Presto nuovo piano rifiuti, mozione di Sì Toscana

26 aprile 2017 | 16:19
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Presto nuovo piano rifiuti, mozione di Sì Toscana

“Redigere celermente, e comunque non oltre settembre 2017, il documento preliminare al nuovo Prb, il piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati”. È quanto chiede la mozione presentata dal gruppo SìToscana a sinistra in consiglio regionale e votata a maggioranza dall’aula. Sul testo, illustrato dal capogruppo Tommaso Fattori, è intervenuto il presidente della commissione ambiente Stefano Baccelli (Pd): “Siamo d’accordo sull’avvio delle procedure del nuovo piano e già in commissione abbiamo intrapreso un percorso in tal senso e votato una sorta di stralcio”, ha detto chiedendo un rinvio per lavorare a un “atto che entri nel merito”.

Vista la volontà dei proponenti, che hanno deciso di porre comunque l’atto in votazione, perché il “senso è sbloccare la situazione”, ha spiegato Fattori, il presidente della commissione ha annunciato comunque un voto favorevole perché “pur essendo assenti indirizzi, il merito è condivisibile”. 
“Con questo pronunciamento del consiglio regionale, che ha condiviso le nostre riflessioni – commentano i consiglieri Fattori e Sarti – poniamo una scadenza temporale stringente alla giunta per avviare finalmente l’iter per un nuovo piano dei rifiuti, senza procedere ulteriormente con aggiustamenti e modifiche parziali al vecchio piano, che fa acqua da tutte le parti. Il piano in vigore, approvato nel novembre del 2014, pone obiettivi difficilmente raggiungibili al 2020 senza un netto cambio di rotta, dato che prevede una raccolta differenziata al 70 per cento e un ricorso alle discariche che non superi il 10 per cento dei rifiuti, mentre la differenziata è oggi ferma al 49,76 e gli smaltimenti in discarica al 30 per cento. Obiettivi – continuano – che andranno ulteriormente innalzati per adeguarci alle direttive europee sull’economia circolare e agli obiettivi più ambiziosi richiesti dal parlamento europeo. Soprattutto l’attuale piano di rifiuti è basato su previsioni che si sono rivelate patentemente sbagliate e gonfiate, come abbiamo denunciato fin dal primo momento. E’ stata sovrastimata la produzione di rifiuti al fine di giustificare vecchi e nuovi impianti d’incenerimento. Ma il re è nudo, i dati gonfiati sono sotto gli occhi di tutti, così come la necessità di ripensare il fabbisogno impiantistico, a partire dal previsto inceneritore di Case Passerini o dal pericoloso e vecchio impianto di Montale. Pur essendo ancora molto indietro nella raccolta differenziata e nel riciclaggio – incalzano i due consiglieri regionali di SìToscana – i dati reali mostrano in ogni caso la tendenza a una costante diminuzione della produzione di rifiuti in Toscana: nel 2015 la quantità di rifiuti prodotta è diminuita del 5,4 per cento rispetto al 2011. In questo quadro la domanda è: cosa accadrebbe se fossimo in grado di fare anche un vero salto nella raccolta differenziata e nel riciclaggio? Un salto avanti nella prevenzione a monte e nel recupero e riutilizzo delle così dette materie prime seconde? Ecco perché è necessario un nuovo piano mettendo in discussione impianti come Case Passerini o Montale. Solo sposando i nuovi indirizzi europei sull’economia circolare – concludono – volti a dare la priorità alla prevenzione, al riutilizzo, alla raccolta differenziata e al riciclaggio, si potrà finalmente cambiare decisamente rotta, archiviando per sempre lo smaltimento in discarica e i vecchi inceneritori, diminuendo la dipendenza dalle importazioni di materie prime e trasformando l’emergenza rifiuti in una grande opportunità economica e occupazionale”.