Accoglienza e inclusione, confronto sulle linee guida in Toscana

25 maggio 2017 | 17:31
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Accoglienza e inclusione, confronto sulle linee guida in Toscana

Cuore e fantasia nell’accoglienza di profughi e migranti in Toscana non sono certo mancati. Lo dimostrano i tanti progetti che in due anni per migliorare l’accoglienza dei richiedenti asilo e di chiede protezione internazionale e la loro integrazione nelle comunità che li ospitano sono fioriti un po’ ovunque. A febbraio, pochi mesi fa, a studiare il modello toscano sono arrivati anche alcuni parlamentari tedeschi. Ma oltre al cuore e alla fantasia serve testa e metodo. E’ utile anche la condivisione delle buone pratiche. Così la Regione, assieme ad Anci, ha organizzato per il 27 maggio, il prossimo sabato, un’intera giornata per fare il punto sulle linee guide delle politiche regionale di accoglienza e inclusione dei migranti, partendo dal confronto e della discussione delle esperienze in atto.

Sfiorano 13 mila le presenze ad oggi dei richiedenti asilo in Toscana, ripartiti in oltre ottocento strutture e dunque con numeri piccoli. In questi anni si è creato un patrimonio di competenze e conoscenze che ha visto la collaborazione tra Comuni, prefetture, realtà del terzo settore, istituzioni pubbliche, enti privati del profit e cittadinanza. Questo può divenire un capitale a disposizione per le sfide operative future. A questo scopo è stato avviato un vero e proprio percorso di partecipazione il cui approdo sarà la scrittura di un documento di raccomandazioni che indichi i principi e i conseguenti requisiti del sistema di accoglienza che in Toscana si intenderà adottare.
La giornata del 27 maggio inizierà alle 9,30 con i saluti dell’assessore all’immigrazione e alla partecipazione della Toscana Vittorio Bugli, del presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni, delegato nazionale all’immigrazione, e dell’assessore di Firenze Sara Funaro, responsabile immigrazione di Anci Toscana.
Poi i partecipanti – rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni, ma non solo – si divideranno in cinque tavoli tematici, che lavoreranno in contemporanea con il supporto di facilitatori esperti. I temi saranno gli standard di gestione, la filiera formazione-lavoro, i bisogni socio-sanitari, il rapporto con le comunità ed i cittadini. Al termine sarà predisposto un report di sintesi di quanto emerso, che sarà consegnato al comitato scientifico che dovrà elaborare il documento di raccomandazioni e linee guida.