Cinghiali, Confagricoltura: “Servono soluzioni per ridurne la popolazione”

9 giugno 2017 | 12:37
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Cinghiali, Confagricoltura: “Servono soluzioni per ridurne la popolazione”

La popolazione di ungulati è in costante aumento e continua a mettere in crisi le attività agricole.

“Gli ultrasuoni attualmente in fase sperimentale – afferma Francesco Miari Fulcis presidente di Confagricoltura Toscana – non sono la soluzione ma solo un metodo come un altro per cercare di tenerli lontano da alcune attività. Cinghiali caprioli e cervi, la cui popolazione è in continua crescita, devono infatti drasticamente diminuire di numero se si vuole proteggere veramente le produzioni agricole ed i boschi da una devastazione che tra pochi anni cambierà l’aspetto del paesaggio. Ogni anno infatti nascono oltre 350.000 cinghiali a fronte di abbattimenti per circa 100.000″.
Sul problema ritorna anche Bernardo Gondi presidente della sezione ambiente territorio di Confagricoltura Toscana.
“La crisi idrica e il proliferare dei lupi stanno spingendo branchi di cinghiali verso le campagne coltivate e i laghetti per l’irrigazione dove distruggono ogni cosa trovino sul loro cammino. La situazione è diventata incontrollabile – afferma Gondi – con rischio anche di importanti incidenti a privati cittadini. gli ultrasuoni in fase di sperimentazione potranno aiutare ad integrare le difese ma non sono la soluzione! L’unica soluzione è diminuire drasticamente la popolazione di questi devastatori arrivati negli ultimi 20 anni”.