
Parere favorevole a maggioranza, questa mattina (15 giugno) in commissione sviluppo economico e rurale, presieduta da Gianni Anselmi (Pd) al bilancio economico di previsione 2017 e al piano degli investimenti 2017-2019 di Ente terre regionali toscane. La proposta di delibera ha ricevuto il sì del Partito democratico, il voto contrario di Lega nord e l’astensione del Movimento 5 stelle.
“Il bilancio chiuderà in pareggio – ha detto il direttore dell’Ente Claudio Del Re – La novità – ha spiegato – è che a seguito di una delibera regionale gli enti dipendenti della Regione sono stati chiamati a dismettere le partecipazioni societarie non strategiche, quindi a ridurre le attività prettamente economiche”. In questo senso, Del Re ha spiegato che si è ridotta l’attività dell’Ente. Con bandi, sono stati assegnati a enti terzi la gestione degli oliveti e del frantoio, la cantina e i vigneti, mentre per il punto vendita aziendale è stato siglato un contratto di affitto.
Dai canoni di concessione i ricavi e i proventi crescono di 70mila euro. Tra i progetti, Del Re ha ricordato che è stata completata la procedura per i “centomila orti toscani”, “la giunta – ha detto il direttore – ha destinato 3milioni di euro a questo progetto, finanzierà i progetti dei Comuni fino al 70 per cento e, in base al numero degli abitanti”.
Gli interventi “saranno indirizzati al riordino dell’area con piccole strutture per il contenimento degli attrezzi, recinzioni e viabilità interna”.
Nel 2017, vengono potenziate le progettualità per le attività di conservazione e valorizzazione delle risorse genetiche autoctone toscane a rischio di estinzione. Il valore della produzione risulta in crescita di oltre 195mila euro. Per i ricavi per prestazioni commerciali si prevede una crescita di 46mila euro. Questa variazione positiva si genera in seguito al rientro nella gestione di Terre regionali toscane di tutta l’attività dell’agriturismo condotta fino a dicembre 2016 dalla società agricola Alberese, interamente controllata dall’Ente, che si prevede fatturi nel 2017 circa 70mila euro.
Gli investimenti, come ha precisato il direttore, riguardano solo la sostituzione di macchinari agricoli. In crescita risulta il costo del personale a causa del rientro nell’organico di terre regionali di personale a tempo determinato che lavorava nell’azienda di Alberese.
“Non parliamo – ha detto il presidente Gianni Anselmi – di un’azienda con finalità commerciali chiamata a stare sul mercato, bensì di un ente che svolge un’attività a carattere istituzionale anche con investimenti di valorizzazione anche scientifica. In questo senso esiste Ente Terre, serve per dare servizi alle imprese agricole del territorio come la gestione del progetto dei centomila orti e della banca della terra”. “Questo Ente – ha concluso Anselmi – rappresenta un’eccellenza per il territorio, per il lavoro sulla conservazione del germoplasma autoctono e per le varie misure di salvaguardia e sostegno al mantenimento delle risorse genetiche autoctone”.