Raddoppio Pistoia-Lucca, M5S: “Trovata contaminazione storica a Pieve a Nievole. E ora?”

22 giugno 2017 | 12:11
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Raddoppio Pistoia-Lucca, M5S: “Trovata contaminazione storica a Pieve a Nievole. E ora?”

“In un’area del cantiere del raddoppio ferroviario Pistoia-Lucca, nel Comune di Pieve a Nievole, c’è una contaminazione storica e, secondo la società Cemes spa, titolare dell’appalto, si tratterebbe di materiali di demolizione di varia natura presenti nel sottosuolo di tre aree in prossimità delle ex officine Minetti”.

Questo è stato comunicao dalla giunta regionale nella risposta ad un’interrogazione protocollata due mesi fa “su input dei cittadini” come dichiara Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5s e vicepresidente della commissione ambiente e territorio in un post sul sito web del gruppo del M5S della Toscana.
“Nessuna conferma sul prelievo Asl di campioni dal fosso Nievolina – aggiunge il Cinque stelle – né, scrivono le assessore Fratoni e Saccardi, della bomba di 40 centimetri della seconda guerra mondiale che sarebbe stata fatta esplodere l’11 aprile scorso”.
“Eppure, su quest’ultimo punto – precisa Giannarelli – ci incuriosisce che l’allegato alla risposta, ossia la nota firmata dal direttore del Dipartimento prevenzione dell’Asl Toscana centro, sembrerebbe contraddire le due esponenti della giunta PDdRossi, quando segnala che “la Cemes […] ha sospeso l’attività di bonifica bellica nell’area interessata”. Ma come? Una pagina sopra Fratoni certifica che il suo assessorato “non ha rilevato elementi per confermare la veridicità” della notizia e poi nell’allegato la Asl ci dice che l’azienda ha sospeso la bonifica bellica?”.
“Attendiamo in sede di conferenza dei servizi i risultati sugli inquinanti rinvenuti a Pieve a Nievole e speriamo che quella di Cemes spa non sia stata una valutazione approssimativa od ottimista – sottolinea Giannarelli che chiosa con un richiamo generale sull’opera – Pd e Rossi insistono con un atteggiamento ambiguo sul raddoppio Pistoia Lucca. Leggendo l’ultimo documento di programmazione il tratto di Montecatini resta infatti a binario unico. Ecco perché il 12 aprile ci bocciarono la richiesta di almeno due progetti alternativi e l’attivazione del tavolo tecnico promesso. La Regione a guida Pd – Rossi continua a dimostrare di avere difficoltà di concertazione con Rfi a tutela dei cittadini”.