Nuovo regolamento interno di amministrazione e contabilità per il consiglio regionale

27 giugno 2017 | 15:05
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Nuovo regolamento interno di amministrazione e contabilità per il consiglio regionale

Via libera a maggioranza al Riac, il nuovo regolamento interno di amministrazione e contabilità di cui si è dotato il consiglio regionale. L’assemblea ha votato l’atto presentato dall’ufficio di presidenza con un emendamento del gruppo Sì Toscana, illustrato dal consigliere Tommaso Fattori e riferito all’articolo 7, che disciplina modalità di approvazione del bilancio. L’emendamento prevede l’introduzione di un termine minimo (quindici giorni) tra la presentazione della documentazione ai consiglieri e il successivo voto in aula, così da permettere agli eletti approfondire e studiare la documentazione relativa al bilancio di previsione.

Con il nuovo regolamento l’assemblea regionale, dato il dovuto adeguamento ai nuovi principi della contabilità pubblica, si è dotata anche di uno strumento funzionale al miglioramento organizzativo e gestionale della propria attività amministrativa.
Tra gli aspetti innovativi c’è il coordinamento degli strumenti della programmazione finanziaria con il piano anticorruzione, il piano della performance e il programma degli appalti di lavori, servizi e forniture. Da segnalare anche l’applicazione alla realtà consiliare del bilancio gestionale, che individua i capitoli di spesa e di entrata di competenza nell’ambito di ciascuna articolazione organizzativa, gli obiettivi gestionali da raggiungere con relativi indicatori e target di misurazione, il dirigente responsabile e la posizione organizzativa di riferimento.
La parte riferita alla gestione delle entrate e delle spese, che ha marcata valenza operativa, fornisce indicazioni per la corretta redazione degli atti amministrativi; quella relativa al fondo economale è stata riscritta in coerenza con i nuovi principi contabili e l’evoluzione della giurisprudenza contabile, così come la sezione sui risultati della gestione. Quest’ultima è imperniata sulle fasi fondamentali della programmazione, gestione e rendicontazione con l’intento di consolidare il principio “del rendere conto” con trasparenza e tempestività, cardine del buon funzionamento di ogni amministrazione pubblica.
La disciplina della gestione patrimoniale esplicita regole riferite ai consegnatari di beni mobili assoggettati al debito di custodia (che comporta la rendicontazione alla Corte dei conti in qualità di agente contabile); l’assegnazione dei locali ai dirigenti delle varie articolazioni organizzative del Consiglio e la movimentazione dei beni all’interno dei vari uffici; l’obbligo di vigilare sul buon uso dei beni assegnati da parte dei dirigenti e dei responsabili amministrativi delle strutture speciali; la corretta tenuta dell’inventario e del suo costante aggiornamento; la disciplina speciale per quanto riguarda i beni di rappresentanza e di cerimoniale e per i beni del patrimonio librario della Biblioteca.