Scuole al collasso. Flc Cgil: “Il ministero dica cosa intende fare con personale Ata”

Supplenze e inserimento nelle graduatorie con migliaia di domande da valutare in pochi giorni e le segreterie delle scuole sono al collasso. A lanciare l’allarme Flc Cgil Toscana che spiega: “Si tagliano gli organici, non si dà possibilità di sostituzioni e si aumenta il lavoro, il ministero scarica le contraddizioni del sistema sul personale Ata. I tredici giorni di proroga concessi alle segreterie per l’inserimento dei supplenti nelle graduatorie docenti non modificano la sostanza del problema. Chiediamo di dare un supporto alle segreterie, di rivedere i tempi di lavorazione delle domande, di aumentare l’efficienza del sistema informativo, di spostare le pratiche seriali dalle scuole ai centri ministeriali”.
“A che gioco giochiamo? – continua Flc Cgil – Con questa scelta il Miur è riuscito in un colpo solo a mettere in pericolo il regolare avvio dell’anno scolastico, la dignità dei lavoratori, le speranze di lavoro in un’Italia che non esce dalla crisi, il barcollante sistema dei servizi scolastici indebolito da anni di tagli al personale e di mancanza di investimenti tecnologici. Quali sono le reali intenzioni del Miur per questo personale? Non si spiega infatti perché, lo stesso ministero che chiede questo sforzo impossibile, ha sprecato vari mesi prima di far uscire il bando. Da anni – spiegano i sindacati – la Flc Cgil denuncia le ‘molestie burocratiche’ inflitte alle segreterie delle scuole, la cronica carenza di collaboratori scolastici, lo stato inadeguato dei laboratori per l’assenza di una congruente quantità di tecnici di laboratorio in una gestione scolastica che si dichiara intenzionata a favorire le ‘abilità pratiche’, a proteggere la sicurezza degli alunni, capace di essere efficiente e moderna nelle articolazioni amministrative”.
Con la Regione scoppia poi la ‘grana’ sui Pez (Piani educativi zonali): “La circolare della giunta regionale – sice Flc Cgil – deve essere rivista e non penalizzare chi ha fatto scelte di salvaguardia e di qualità dei servizi. La questione è stata sottoposta all’attenzione dell’assessore competente e aspettiamo risposte concrete”.
“I fatti – dice il sindacato – la giunta regionale ha inviato l’annuale circolare riguardanti i così detti Pez (piani educativi zonali) con l’annuale delibera 536/2017 che destina ai Comuni e alle Unioni di comuni risorse regionali totali per 5800 euro ripartiti tra le 35 conferenze zonali. Il testo licenziato, come sostengono i sindacati, contiene un passaggio che pare sottintendere l’intenzione di ‘punire’ quelle zone (ormai pochissime) che non hanno accettato di sacrificare quote di personale, soprattutto non docente, in nome del dimensionamento e di fronte agli effetti delle simulazione sugli organici delle scuole. Le amministrazioni, spiega Flc Cgil, hanno compreso che le perdite di personale sarebbero state alte e si sarebbero tradotte in peggiore qualità del servizio. La delibera sui Pez, nell’allegato 1 stabilisce che “con le presenti Linee guida si intende anche cogliere occasione per imprimere nuovo impulso al processo di costituzione degli istituti comprensivi nelle scuole del territorio toscano, stabilendo un rapporto tra l’entità dei finanziamenti regionali destinati alla realizzazione dei Progetti educativi zonali e l’avvenuta costituzione degli istituti medesimi”. Un bruttissimo segnale che sembra sottintendere una condanna per quegli enti locali che avessero deciso di mantenere i livelli di organico del personale Ata. Una scelta molto discutibile in quanto penalizza scuole e studenti a fronte per scelte amministrative legittime e rispettose dei necessari livelli occupazionali; forse sarebbe stato più efficace, oltre che opportuno, agire presso il Miur affinché la trasformazione in comprensivi non si traducesse in tagli di personale, come richiesto da parte sindacale anche di recente”.
“Chiediamo quindi – scrivono dal sindacato – che quel riferimento al rapporto tra l’entità dei finanziamenti e l’avvenuta costituzione dei comprensivi venga tolto dal testo dell’allegato”.
La Flc Cgil Toscana comunica infine che, qualora fossero rilevati elementi discriminatori o comunque discrezionali nella distribuzione delle risorse dei Pez, si vedrebbe costretta ad agire nei modi e nelle opportune sedi anche al fine di tutelare la garanzia dell’esiguo livello occupazionale degli organici dei docenti e del personale Ata.
“Informiamo inoltre – concludono – che con l’apertura dell’anno scolastico, in assenza di risposte, non esiteremo a promuovere agitazioni a tutela di questo personale recluso ormai in un limbo incomprensibile e pericoloso”.