Regione e diritti fondamentali: la Toscana verso un nuovo difensore civico

“Non solo ci sarà una decisa riduzione dei costi, ma verrà attuato un nuovo e più stringente collegamento tra la tutela civica e le più specifiche funzioni di presidio dell’infanzia e dell’adolescenza, da una parte, e di tutela delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, dall’altra”.
Questo ciò che ha sottolineato il presidente della commissione affari istituzionali del consiglio regionale toscano Giacomo Bugliani nella sua relazione al convegno della Regione Emilia Romagna su Regioni e diritti fondamentali: il ruolo degli organi di garanzia nella protezione delle libertà individuali, che si è svolto a Bologna. Un’occasione di alto livello che ha messo a confronto istituzioni, politici, giuristi e garanti provenienti da varie regioni italiane. La commissione che Bugliani presiede ha iniziato proprio in questi giorni l’esame di una proposta di legge in materia, nata da una risoluzione approvata dal Consiglio regionale e promossa dall’Ufficio di presidenza dell’assemblea. ”Il nuovo difensore civico avrà anche le funzioni di garante della salute, cosi come delineato dal legislatore statale – ha aggiunto Bugliani – Un deciso passo in avanti, che farà della Toscana una Regione pilota nel panorama nazionale”.
Il presidente della commissione affari istituzionali ha ricordato che la Toscana è impegnata in un cambiamento istituzionale importante, sia attraverso il riordino delle funzioni passate dalle Province alla Regione, sia, appunto, attraverso la revisione degli organi di garanzia.