
Sono stati ben 224 gli incendi boschivi che si sono sviluppati in Toscana nel solo mese di luglio. Un numero assolutamente fuori norma che ha richiesto uno spiegamento di forze eccezionale, sia in termini di squadre di operai forestali e del volontariato anti incendi boschivi, impegnate nelle operazioni di spegnimento e di bonifica, ma anche in termini di ore di volo degli elicotteri regionali (circa 607), di lavoro della Sala operativa regionale e degli otto Centri operativi provinciali.
Un numero di incendi che è il doppio della media registrata a luglio negli ultimi 5 anni. Per trovare un mese altrettanto impegnativo per l’antincendi boschivi bisogna tornare al luglio 2012, quando le fiamme causarono 167 incendi. Anche 5 anni fa ci furono temperature molto superiori alle medie del periodo e lo stato della vegetazione fu segnato da un lunghissimo periodo di siccità.
“E’ una stagione difficile – commenta il presidente della regione Enrico Rossi – C’è stata una risposta pronta ed efficace del sistema antincendi della Protezione civile ma la gravità degli eventi ci dice che sempre più dobbiamo puntare sulla prevenzione. E’ qui che vogliamo migliorarci: accrescendo i viali parafuoco, pulendo il sottobosco, facendo anche tornare le coltivazioni delle foreste all’interno di una filiera economica. L’esperienza ci insegna, anche quella recente, che gli incendi si sono propagati più velocemente dove mancavano le strade parafuoco. Suddivideremo i boschi in aree a maggior controllo con una titolarità che ci consenta intervenire nella manutenzione del sottobosco e nella realizzazione di nuovi viali. Adesso dobbiamo anche decidere come intervenire sugli ettari bruciati, per la regimazione delle acque e non solo per la ripiantumazione. Tutto lavoro che aspetta la giunta subito al rientro dalla pausa estiva, con una legge da scrivere entro l’anno”.
Il confronto con gli anni passati aiuta a capire la straordinarietà del momento. La superficie boschiva percorsa dal fuoco è stata 4 volte superiore alla media dello stesso periodo: 955 ettari di bosco contro la media di 200. Rilevante anche il dato della superficie di vegetazione non boschiva percorsa dal fuoco a luglio: circa 1500 ettari contro una media di 105. Si tratta di dati provvisori, non essendo ancora state completate tutte le perimetrazioni. L’efficacia degli interventi dell’organizzazione Aib coordinati dai circa 200 tecnici direttori delle operazioni di spegnimento ha permesso in moltissimi casi di contenere fortemente i danni: quasi 153 dei 224 incendi boschivi, oltre due terzi del totale, hanno fatto registrare una superficie boscata irrilevante o comunque inferiore all’ettaro. Ci sono stati, però, singoli eventi nei quali sono andate in fumo superfici di entità rilevante.