Cgil Toscana: “Precarietà abitativa, tassa di scopo sulle rendite”

4 settembre 2017 | 14:24
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Cgil Toscana: “Precarietà abitativa, tassa di scopo sulle rendite”

Il tema della precarietà abitativa è uno dei più gravi che affligge le fasce deboli della popolazione. La Cgil Toscana, insieme al Sunia, Sindacato unitario nazionale inquilini sssegnatari, sostiene da anni che per tentare di risolvere questa drammatica questione, occorre che governo centrale e regione Toscana individuino al più presto un regolare flusso di finanziamenti che garantisca la costruzione di nuove case popolari a canone sostenibile da realizzarsi soprattutto nei grandi spazi delle caserme dismesse.

Le risorse però, ammoniscono dal sindacato, non dovranno essere chieste sempre ai soliti noti, vale a dire ai lavoratori dipendenti, come avveniva con le ritenute Gescal, ma attraverso una vera e propria tassa di scopo che colpisca le rendite, soprattutto quelle immobiliari e di beni di lusso, come auto di grossa cilindrata o imbarcazioni: “Rinnoviamo l’invito alla Regione di condividere questo percorso promuovendo al suo interno e rispetto al governo centrale, una discussione per assicurare subito risorse certe per il sistema dell’edilizia residenziale pubblica, pilastro fondamentale sul quale deve poggiare il sostegno alle famiglie in difficoltà per il caro affitti e per i bassi redditi dovuti alla precarietà lavorativa. E’ inammissibile che in Toscana ogni anno si liberino oltre 1700 alloggi la maggior parte per decesso dei titolari dell’assegnazione e che per mancanza di risorse per la ristrutturazione, ci vogliano una media di due anni per vederli assegnati alle oltre 25000 famiglie utilmente collocate nelle graduatorie comunali”.