Cinquemila controlli per Arpat: disco verde dal consiglio regionale

Disco verde dell’aula al bilancio di esercizio 2016 di Arpat (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Toscana). L’atto, illustrato in aula dal presidente della commissione ambiente Stefano Baccelli (Pd), dà conto di un lavoro “impressionante in senso buono”, registra oltre 50 milioni di euro di valore per la produzione e quasi 47 milioni di risorse destinate dalla Regione. I controlli effettuati sono stati circa 5mila, 3600 i pareri, 70mila le analisi fatte su campioni e su parametri. Dati che, ha rilevato Baccelli, danno “veramente il valore dell’attività che Arpat, e quindi la Regione, svolge in molti settori peraltro eterogenei” (controllo della qualità di acqua, aria, delle bonifiche, dei rifiuti, degli impianti geotermici). L’utile di esercizio ammonta ad oltre 1 milione, i risparmi dei costi sul personale si attestano a 1,7 milioni. “È innegabile – ha concluso il presidente – il grande lavoro della Regione per la qualità dell’ambiente e dell’intero territorio della Toscana”.
L’aula ha approvato anche un ordine del giorno collegato, illustrato sempre dal presidente Baccelli, che punta a sostenere, consolidare e sviluppare le attività di monitoraggio e controllo di Arpat e impegna la giunta a “valutare l’opportunità di destinare la quota dell’80 per cento dell’utile di esercizio 2016 così come richiesto dalla stessa agenzia, sulla base di un progetto finalizzato ad opere di investimento o altre finalità utili alla sua attività”. In sede di dichiarazione di voto, il capogruppo Sì – Toscana a sinistra, Tommaso Fattori, ha espresso “sincero apprezzamento per i lavoratori di Arpat”. “Conosciamo i compiti e le funzioni dell’agenzia ed è innegabile il grave problema di personale. L’età media è di 52 anni e non è uno scherzo per i tecnici che devono operare sul territorio”. Fattori ha quindi ricordato la proposta, respinta, di riforma di Arpat a suo tempo presentata e si è detto convinto della “necessità di ripensare e riorganizzare l’Agenzia”.
Una dichiarazione di astensione è arrivata da Monica Pecori (gruppo Misto/Tpt). “A mio avviso – ha spiegato – gli indirizzi di spesa avrebbero bisogno di una gestione diversa”. Sul nodo personale, la capogruppo ha rilevato: “Non si è ancora imparato a pensare la forza lavoro come risorsa”.
“I conti sono in ordine nonostante i tagli. Il grande sforzo per ottimizzare le risorse va riconosciuto”, ha detto il capogruppo del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli. “Apprezziamo il lavoro di Arpat e crediamo necessari più autorevolezza e più terzietà”, ha concluso annunciando il voto favorevole.