Bto e ecosistemi digitali, Ciuoffo: “Toscana anticipatrice”

26 ottobre 2017 | 13:15
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Bto e ecosistemi digitali, Ciuoffo: “Toscana anticipatrice”

La Toscana, e Firenze, ribadiscono con Bto il proprio ruolo di anticipatori di tante tendenze che poi, negli anni, hanno preso corpo nel mondo del turismo digitale. Oggi a Roma, all’associazione della stampa estera, l’assessore regionale al turismo Stefano Ciuoffo ha presentato la decima edizione di Bto, Buy Tourism Online e l’edizione numero due di Ecosistemi Digitali. Insieme a lui il direttore di Toscana Promozione Turistica Alberto Peruzzini, il direttore Scientifico di BTO2017 | Ten Giancarlo Carniani ma anche il dirigente alle politiche del turismo al Mibact Francesco Tapinassi, il direttore Mibact turismo Francesco Palumbo ed il presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi.

“La decima edizione di Bto – ha detto Ciuoffo – conferma la visione anticipatrice che la Toscana ha dimostrato di saper avere rispetto a fenomeni che, soprattutto negli ultimi anni, si sono sviluppati nel settore turistico digitale. Ecosistemi, alla seconda edizione, rappresenta un momento di riflessione e confronto su questi temi concentrato soprattutto sulle istituzioni”.
Ormai almeno il 50% delle esperienze di viaggio viene acquisito rivolgendosi al web. “Quando è nata – ha proseguito l’assessore – Bto ha aperto un campo di indagine su un mondo che era agli albori. Non esistevano i social network ed i grandi portali internazionali di prenotazioni online. C’erano le agenzie di viaggio, mentre adesso c’è il web e le nuove tecnologie che hanno rivoluzionato il quadro globale. Bto ha anticipato alcune conseguenze di questa rivoluzione ma anche permesso progressivamente alle istituzioni di verificare la possibilità di aprirsi alle nuove opportunità che ne sono derivate. Bto è stata una scommessa che ha consentito alla Toscana di essere parte attiva di un mondo straordinario che ha aperto spazi inimmaginabili. E in questi spazi ed opportunità è impensabile ed impossibile non esserci”.
“Le modalità con le quali si sono evolute tutte le nuove possibilità di aprirsi al web per il settore turistico – ha ancora detto Ciuoffo – ha posto a noi amministratori la necessità di acquisire e gestire i dati su presenze, caratteristiche e comportamenti dei turisti per cercare di arrivare ad incidere sul loro modo di prenotare un viaggio ma anche sul modo di farlo questo viaggio, su quali luoghi visitare. Il viaggio è un concorso tra reale e immaginario e sono convinto che da un dialogo costante con i nostri ospiti possono derivare opportunità per una nuova economia, da strutturare in modo adeguato. Su questo aspetto la riflessione che potrà svilupparsi durante la tre giorni di Bto ed Ecosistemi Digitali potrà diventare davvero interessante. E la Toscana credo debba giocare un ruolo da protagonista in questa nuova opportunità”.
Alcuni dati, presentati durante la conferenza stampa, testimoniano il ruolo sempre più preponderante del web nel settore turistico. Ad esempio la crescita del mercato globale passato da 1,27 trilioni di dollari del 2014 a 1,33 nel 2017. Con un mercato online europeo che copre oltre un terzo del totale e quello asiatico, attualmente al 21%, in rapidissima e costante crescita grazie soprattutto all’utilizzo del mobile: nel 2016 il 50% delle prenotazioni online è avvenuto in questo modo in Cina, il 31% in India, il 22% in Giappone. Una stima riferita al 2020 sulla quota percentuale delle prenotazioni online pone in testa Asia e Pacifico col 37%, contro il 35% degli Stati Uniti e il 28% dell’Europa.
“Firenze e la Toscana – ha detto Alberto Peruzzini – hanno da sempre un ruolo di trend setter nel settore turistico, hanno saputo anticipare tendenze di ciò che poi è accaduto attraverso l’utilizzo di strumenti e approcci successivamente utilizzati anche da altri. Bto ha avuto la grande capacità di parlare di tutto questo alle aziende italiane del settore e di farle approcciare con le dinamiche digitali. Ecosistemi ha un target più istituzionale, punta a creare collegamenti tra pubblico e privato e consentire a questi soggetti di gestire cambiamenti sempre più repentini”.