Sanità, al via l’accordo Regione-sindacati per superamento del precariato

Un accordo per il superamento del precariato e le stabilizzazioni in sanità. E’ stato firmato dall’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, dai direttori generali delle aziende sanitarie e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali del comparto sanità. Nell’accordo, i firmatari si impegnano a dare applicazione alla legge Madia, che prevede una più ampia applicazione delle stabilizzazioni.
La Regione Toscana ha più volte affrontato il tema del precariato in sanità e, d’intesa con le organizzazioni sindacali, ha dato ripetuti indirizzi alle aziende e agli enti del Ssr, per un corretto utilizzo delle forme di lavoro a termine, sul presupposto che, per le esigenze connesse con il proprio fabbisogno ordinario, le amministrazioni pubbliche devono assumere personale a tempo indeterminato, mentre possono avvalersi delle forme contrattuali flessibili solo per rispondere a esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale. Il legislatore statale è intervenuto di recente con ulteriori disposizioni relative al personale precario, dando disposizioni per il triennio 2018-2020, “per superare il precariato, ridurre il ricorso ai contratti a termine e valorizzare la professionalità acquisita dal personale con contratto a tempo determinato”. Con l’accordo siglato, la Regione si impegna a dare piena e sollecita attuazione a tutto questo dal primo gennaio 2018.
“Con questo accordo – chiarisce l’assessore Stefania Saccardi – abbiamo voluto rasserenare gli animi rispetto alle preoccupazioni emerse rispetto alla nostra volontà di garantire le stabilizzazioni. Questo assessorato ha sempre lavorato per stabilizzare, superare il precariato e garantire le migliori condizioni di lavoro che le norme ci consentono. Abbiamo coperto anche oltre il turn over del personale, facendo fronte a tutte le esigenze per far funzionare i servizi”. Al 31 agosto scorso, il personale del comparto sanità è aumentato di 986 unità rispetto al 31 dicembre 2016. Questo il quadro: dipendenti a tempo indeterminato: più 733, dipendenti a tempo determinato: meno 12, co.co.co.: meno 19, incarichi libero professionali: meno 78, somministrazione (ex interinali): più 376, Universitari (docenti e personale non docente): meno 14. Per un totale di più 986. Nell’accordo, l’assessore Saccardi si è anche impegnata a portare all’attenzione della Commissione Salute la questione relativa alla necessità di una modifica legislativa diretta al superamento del limite di spesa per il personale attualmente vigente, che impone per il personale del Ssn il limite di spesa di meno 1,4 per cento rispetto alla spesa 2004.
“Si tratta di un primo passo che mette sulla linea di partenza la nostra Regione per stabilizzare le centinaia di infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici e amministrativi che da anni attendono questa misura – commentano i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Riccardo Bartolini, Marco Bucci e Mario Renzi -. Ora la Regione sia sollecita ad attivare le stabilizzazioni appena il Ministero emanerà le ultime indicazioni”.
“Non si tratta di una concessione – sottolinea Bucci – ma di una misura di giustizia e di responsabilità che risponde in pieno alle esigenze del sistema sanitario e delle attese dei lavoratori”.
“Da troppi anni – prosegue Bartolini – rispetto ad un preoccupante invecchiamento della popolazione lavorativa anche in sanità, si ricorre a contratti di lavoro flessibile che non fanno l’interesse del sistema della tenuta dei servizi e di una necessaria innovazione”.
“Per tali ragioni – conclude Renzi – consideriamo l’impegno della Regione e dell’assessore Saccardi, un primo segnale positivo rispetto ai bisogni del sistema e all’ interesse dei lavoratori”.
“Accanto a questo – chiosano i sindacati – sarà importante tenere alta l’attenzione sulle misure di governo delle assunzioni, rispetto alle quali la misura ragionieristica del Mef che taglia la spesa del personale a prescindere da quanto fatto fino ad adesso e allo stato di salute di ogni bilancio sanitario regionale è del tutto inadeguata e perversa”.