
La Cgil Toscana mette nel mirino gli aumenti delle tariffe di trasporto urbano ed extraurbano nella nostra Regione e mette in guardia sulla “ricaduta sociale sulla già precaria situazione di lavoratori, disoccupati, studenti e pensionati”.
“Per quanto consapevoli degli investimenti che si dovranno effettuare nel settore e delle necessarie garanzie occupazionali che sostanzino l’efficacia funzionale del trasporto pubblico, la Ccil Toscana – si legge in una nota – chiede alla Regione di valutare scrupolosamente la esonerabilità dagli eventuali aumenti degli abbonamenti regionali che oltre a garantire fasce deboli di reddito invogliano più utenti al consumo di trasporto pubblico. Oltre ad escludere dagli aumenti gli abbonamenti è necessario un momento di confronto strutturato sull’insieme delle politiche tariffarie che devono prevedere un’attenzione particolare alle figure degli studenti, dei lavoratori che utilizzino i mezzi pubblici per recarsi abitualmente a lavoro e a quanti, e sono molti anche nella nostra Regione, siano colpiti dagli effetti sociali della crisi”.