Pediatria, in Regione sì al rafforzamento dello screening oculare

8 novembre 2017 | 14:21
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Pediatria, in Regione sì al rafforzamento dello screening oculare

La Regione si impegnerà a rafforzare lo screening oculare dei neonati, per individuare precocemente e prevenire casi di cecità e ipovisione. Lo prevede una mozione, presentata dai consiglieri del Pd Stefano Scaramelli, Enrico Sostegni, Simone Bezzini e Ilaria Giovannetti. L’atto è stato approvato all’unanimità dall’aula, dopo l’adozione di un emendameno su sollecitazione di Paolo Sarti (Sì-Toscana a Sinistra) e Andrea Quartini (Ms), e impegna la giunta a implementare, nei piani di screening oculare dei bambini, l’esame del fondo-optalmoscopia come esame di secondo livello, al fine di rendere più efficace possibile la diagnosi e la terapia precoce delle patologie oculari congenite.

Come ha spiegato Scaramelli illustrando l’atto all’aula, il 5 per cento dei casi di ipovisione o cecità sono da attribuire a cause genetiche, congenite o perinatali, e oltre l’80 per cento delle cause di cecità e di ipovisione possono essere rilevate nei bambini prima del quinto anno di età. “Per questo è importante – ha detto il consigliere – migliorare lo screening mirato, in modo da identificare quanto più precocemente possibile le cause di eventuali danni e garantire trattamenti e riabilitazione efficaci”. I consiglieri Sarti e Quartini hanno fatto rilevare entrambi che, pur essendo la prevenzione ovviamente importante, quando si introduce uno screening occorre valutare il rapporto costi-benefici. In questo caso, ha spiegato Sarti, un esame di primo livello farebbe lievitare eccessivamente i costi e potrebbe comportare pericoli per il neonato, mentre il test del riflesso rosso, già effettuato di routine, garantisce una prima scrematura. Per questo, con l’emendamento, è stato chiesto che l’esame del fondo-oftalmoscopia sia inserito come indagine di secondo livello.