Gestione bilanci, a Firenze confronto tra amministratori e accademici

I bilanci si fanno sempre più stretti e i vincoli sempre più pressanti. Oramai le Regioni non solo non possono più accendere nuovi mutui, se non per la quota di prestiti estinti. Devono infatti anche risparmiare qualcosa rispetto a quanto incassano: 178 milioni nel 2018 e 210 nel 2019 per la Toscana. E così gestire i bilanci, utilizzare al meglio le risorse per gli investimenti e ottimizzare l’uso dei fondi europei diventa, oltre che una sfida, una necessità. Da qui l’importanza di un approccio economico-aziendale, ma anche di un confronto tra regioni e pubbliche amministrazioni da un lato e studiosi dall’altro sulle prassi da mettere in atto.
Con questo fine, venerdì e sabato (24 e 25 novembre), a Firenze si è tenuto il convegno Nuove sfide per il governo delle amministrazioni regionali: un’analisi economico-aziendale.
L’iniziativa è stata organizzata dalla Regione Toscana assieme ad Irpet, l’istituto di programmazione economica della Regione, con con il patrocinio della Rivista Azienda Pubblica e del Dipartimento di studi aziendali e giuridici dell’Università degli studi di Siena. A raccontare le proprie esperienze sono state, oltre alla Toscana, l’Emilia-Romagna, il Lazio, la Lombardia, la Liguria e la provincia autonoma di Bolzano.
“Un confronto interregionale da strutturare e a cui dare continuità” suggerisce l’assessore al bilancio della Toscana, Vittorio Bugli che, assieme al collega lombardo Massimo Garavaglia, ha aperto i lavori.
Nei due giorni si è parlato di gestione di bilancio e di programmazione e controllo, del riassetto delle funzioni provinciali e degli investimenti come leva per lo sviluppo delle politiche regionali, del sistema di controllo manageriale dei programmi comunitari per superare l’approccio divisionale. Ogni esperienza è stata illustrata da un dirigente regionale e commentata da un docente universitario, esperto di management pubblico: una formula di confronto stretto tra alta dirigenza e accademici che ha rappresentato una delle prime esperienze in Italia.
Clicca qui per vedere le diverse relazioni.