
Non si ferma la protesta degli operai edili delle concessionarie autostradali. È infatti previsto per domani (5 dicembre) un nuovo sciopero di 4 ore con presidio a Firenze dalle 10 alle 12 davanti a Palazzo Medici Riccardi, dove avrà luogo un convegno dal titolo È il momento del fare, realizzazione e controllo delle opere – Il Codice degli appalti. All’incontro interverranno Raffaele Cantone dell’ Autorità nazionale anti corruzione, il senatore Stefano Esposito, Vincenzo Sica di Rfi, Adriana Palmigiano di Anas, Edoardo Bianchi di Ance, Giuliano Busetto di Anie, Angelo Artale di Finco, il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, Fabrizio Monsani di Confindustria ed il viceministro Riccardo Nencini. Nel corso del presidio, lavoratori e sindacalisti di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Toscana chiederanno di poter intervenire al convegno per illustrare le proprie ragioni ai relatori interessati dalla vertenza.
L’agitazione, che si protrae da settimane, è a sostegno della vertenza per la modifica della norma attuale che riduce i lavori in house. Norma che doveva essere modificata in Parlamento con intervento normativo, come da impegni presi col Ministero delle infrastrutture e con quello dello sviluppo economico. Invece, l’emendamento Borioli-Esposito che riportava dal 20 al 40% la percentuale degli appalti in affidamento alle aziende controllate dai concessionari autostradali è stato bocciato.
“Quell’emendamento conteneva quanto promesso e condiviso con i sindacati al tavolo interministeriale, ma quella promessa non è stata mantenuta e noi, insieme ai lavoratori, non ci fermeremo fino a quando non sarà trovata una soluzione – hanno detto Ernesto D’Anna, Simona Riccio e Giulia Bartoli, segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Toscana -. Ci sono 3mila posti di lavoro a rischio in Italia, di cui circa 200 in Toscana: il nostro obiettivo è recuperare l’emendamento, solo così sarà possibile tutelare l’occupazione e scongiurare la destrutturazione di un comparto tra i più specializzati del settore edile. È inaccettabile rischiare la perdita di lavoratori altamente qualificati e la destrutturazione di imprese specializzate, e che non siano più garantiti gli standard di sicurezza delle nostre strade ed autostrade, che mai come oggi hanno bisogno di manutenzione”.
Intanto, stamani (4 dicembre) una delegazione delle tre sigle sindacali e di lavoratori ha incontrato a Firenze il viceministro Riccardo Nencini: “Ci stupiscono le pressioni che Associazioni di rappresentanza datoriale di settore tentano di fare dopo che hanno criticato fortemente il codice sui limiti al subappalto – si legge nella lettera che i sindacati hanno consegnato al viceministro -. I lavoratori sono disorientati dal fatto che il governo sta disattendendo gli impegni assunti da Mit e Mise. I licenziamenti rischiano di partire a breve. La delusione, la paura di perdere il lavoro accendono gli animi e il sindacato ha il dovere di dare voce a questa sofferenza”.
Sono 200 in Toscana i lavoratori che rischiano di perdere il posto, 3 mila in tutta Italia. Sulla vertenza, mercoledì (6 dicembre) il Ministero dello sviluppo economico ha convocato i sindacati confederali. Inoltre, per il 12 dicembre è stato proclamato un altro sciopero unitario di otto ore con manifestazione a Roma in piazza Montecitorio.