
Il consiglio regionale sostiene le rivendicazioni di medici, veterinari e operatori sanitari che il 12 dicembre hanno scioperato in tutta Italia. L’Aula ha approvato con voto unanime una risoluzione presentata dalla commissione sanità che impegna la Giunta regionale ad attivarsi in conferenza Stato-Regioni per sostenere il percorso di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei medici, per favorire il necessario ricambio generazionale del personale medico sanitario, in modo da incrementare i posti per la formazione specialistica, per verificare e correggere, inoltre, l’esistenza di differenze retributive fra professionisti dipendenti di aziende sanitarie della Regione. “Abbiamo mantenuto l’impegno preso il 12 dicembre, in occasione dell’incontro al palazzo del Pegaso con la rappresentanze sindacali di medici e veterinari, nel giorno dello sciopero nazionale della dirigenza medica, sanitaria e veterinaria – spiega il presidente della terza commissione Stefano Scaramelli (Pd). Siamo l’unico Consiglio regionale in Italia ad aver trovato la sintesi unitaria tra tutte le forze politiche. Ringrazio in consiglieri Quartini e Mugnai per l’impegno nella ricerca di un testo condiviso”. La risoluzione indica la strada del confronto continuo e costruttivo con le organizzazioni sindacali nei tavoli regionali, per arrivare ad azioni concrete finalizzate a rispondere ai reali bisogni di salute dei cittadini e per la progettazione di strategie condivise in tema di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione.
“Lo sciopero dei medici è stato un grande grido di allarme di categorie che tengono in piedi come unico baluardo il servizio sanitario nazionale – sostiene Andrea Quartini (M5s) – perché c’è carenza di personale, mancano medici di emergenza, chirurghi, radiologi, pediatri. E ci sono differenze retributive, tra azienda e azienda, ma anche nell’ambito della stessa azienda. Avremmo voluto disposizioni più cogenti, ma sosteniamo la risoluzione perché va nella direzione giusta”. Voto favorevole annuncia anche la consigliera Monica Pecori (gruppo misto-Tpt), con l’avvertenza che non c’è solo la gamba della direzione medica che porta avanti la sanità, c’è anche il restante personale del comparto, che vive le stesse sofferenze. Il consigliere Paolo Sarti (Sì-Toscana a sinistra) annuncia il voto favorevole del gruppo: “Nella sanità toscana ci sarà presto una montagna di pensionamenti senza ricambio. Sulla sanità bisogna tornare a investire”, dichiara.