Regione: mafia e criminalità, no dell’aula a mozione M5S

20 dicembre 2017 | 16:33
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Regione: mafia e criminalità, no dell’aula a mozione M5S

Una mozione per impegnare la Giunta regionale “a porre da subito in essere, nei limiti delle proprie competenze, le più opportune azioni e politiche, mirate ad una ancora più concreta ed efficace lotta alla mafia e alla criminalità organizzata”. Così recita l’atto – presentato dai consiglieri del Movimento 5 stelle Gabriele Bianchi, Irene Galletti, Giacomo Giannarelli e Andrea Quartini – su cui l’aula ha espresso voto contrario a maggioranza, come accaduto anche in Commissione affari istituzionali e bilancio. Come spiegato dal presidente Giacomo Bugliani (Pd), la mozione chiedeva anche di trasmettere alla I commissione competenza in materia, competenza che già è inclusa e ha visto negli anni istruire indagini conoscitive sui fenomeni di criminalità nella nostra Regione.

“La Toscana non è terra di mafia, ma la presenza della mafia e della criminalità organizzata è una realtà”. Così si è espresso il consigliere Gabriele Bianchi, presentando il quadro di una regione dove si manifestano forme di malavita, legate a mondi finanziari ed economici, che si inseriscono negli apparati burocratici e nei processi amministrativi. Da qui l’invito alla Giunta ad affrontare la complessa tematica, pur non potendo legiferare in materia, vista anche la maturata coscienza civica, grazie all’impegno di tante associazioni e semplici cittadini. Fiammetta Capirossi (Pd), facendo il punto su quanto fatto in Toscana in tema di lotta alla criminalità, e quindi sul fronte della legalità e della sicurezza, ha spiegato il voto contrario, parlando di “mozione superata”.