
Saldo attivo di 297mila euro per il bilancio 2016 di Ente Terre regionali toscane rispetto a quello del 2015 che chiudeva con un utile di 99mila e 44 euro. Questo risultato, migliorativo del preventivo 2016, che prevedeva il pareggio, è stato possibile grazie alle economie di scala realizzate dal nuovo Ente, che è riuscito ad armonizzare la gestione delle aziende sperimentali, del parco stalloni e della Tenuta di Alberese.
Da qui l’approvazione in aula della proposta di delibera per il bilancio di esercizio di Ente Terre toscane, istituito per valorizzare il patrimonio agricolo-forestale in disponibilità della Regione. Il bilancio si è chiuso con un valore di produzione pari a 3milioni 652mila 709 euro e costi di produzione pari a 3milioni 191mila e 476 euro.
Tra le sue funzioni, l’Ente gestisce la Banca della terra, come strumento per favorire l’accesso dell’imprenditoria privata, e in particolare dei giovani agricoltori ai terreni agricoli: dei 116 lotti messi a bando, il 50 per cento sono stati assegnati a giovani, per un totale di 5mila 200 ettari.
Riguardo alla gestione del patrimonio agricolo e forestale si è registrato un incremento costante degli introiti, sollecitando gli enti a realizzare i piani di gestione dei boschi e a rinnovare le concessioni, adeguando i canoni al mercato. L’Ente verifica poi, la conformità dei piani di gestione dei complessi agricoli forestali adottati dagli enti gestori e ne coordina l’attuazione e gestisce le aziende agricole e altre superfici agricole e forestali di sua proprietà o della Regione, nelle quali svolge anche attività di ricerca applicata e sperimentazione. Tra le nuove attività che porta avanti l’Ente terre toscane si ricordano la banca del germoplasma, le iniziative per la salvaguardia delle 866 specie autoctone, la costituzione della banca del germoplasma animale alle scuderie del centro stalloni di Pisa.
Nel 2016 sono state fatte le procedure di evidenza pubblica per l’assegnazione degli uliveti e del frantoio e sono stati predisposti i bandi per la concessione a terzi dell’attività di vinificazione e di coltivazione dei vigneti.
Riguardo al progetto dei ‘centomila orti in Toscana’, dopo il finanziamento dei 6 sperimentali è stata fatta una manifestazione di interesse a cui hanno partecipato 67 comuni e di questi ne sono stati finanziati il 50 per cento. Infine, la realizzazione del polo agroalimentare a Rispescia.
Nel corso del dibattito, il consigliere Tommaso Fattori ha affermato che alcune funzioni potrebbero essere condotte in capo alla Regione, invitando a riflettere e quindi a trovare una strada per rafforzare l’ente nelle sue funzioni più proprie. Voto di astensione per Roberto Salvini anche se la strada intrapresa è quella giusta, ma il potenziale è molto più grande. Astensione e giudizio non negativo per Monica Pecori, che ha parlato di attività di eccellenza dell’Ente sul fronte dei progetti comunitari. Voto contrario, invece, per Gabriele Bianchi, secondo il quale la Regione dovrebbe controllare di più i bilanci degli enti dipendenti.