Cybersecurity, nasce il centro regionale contro gli attacchi informatici

Nell’era digitale la sicurezza in rete diventa strategica. Da lì passano sempre più dati. Così la Regione Toscana, che già da tempo ha investito in un data center che è diventato anche un cloud dove far girare applicativi (e l’ha messo a disposizione di tutte le amministrazioni toscane), lancia ora l’idea di una struttura coordinata dagli atenei e dai centri di ricerca per proteggere dagli attacchi i database di Comuni, Asl, centri dell’amministrazione pubblica ma anche piccole e medie imprese della Toscana.
La sede sarà a Pisa, con un presidio a Firenze per la parte che più riguarda la pubblica amministrazione, presso il Tix, ovvero il mega server della Regione in grado di raccogliere e proteggere milioni di dati. Il protocollo che mette nero su bianco e dà gambe al progetto è stato firmato stamani (27 febbraio) a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Regione, e coinvolge la vice presidente che ha la delega alla ricerca ed università, l’assessore all’organizzazione e l’assessore alle attività produttive.
E’ evidente che con la rete, che pervade sempre più ogni attività quotidiana, sia fondamentale investire in sicurezza. On line si fanno acquisti. Sulla rete si affacciano i server delle aziende con i loro archivi densi di informazioni; e con l’avvento dell’industria 4.0 sempre più macchine, a distanza, dialogheranno tra loro. Ma la rete entra anche nelle case, con la domotica e i cloud casalinghi. Si connettono alla rete i veicoli e gli apparecchi medici. C’è bisogno dunque di scudi adeguati e la pubblica amministrazione non può esser da meno.
La Toscana è stata tra le prime regioni in Italia ad investire risorse pubbliche per portare la banda larga e ultralarga ovunque, anche in quelle zone decentrate e ‘fuori mercato’ laddove le compagnie private non avrebbero investito. L’ha fatto perché senza un’adeguata connessione veloce ad internet un territorio rischia oggi di non essere competitivo.