Carta nazionale del paesaggio, Ceccarelli: “Dentro c’è tanta Toscana”

“Penso che possiamo dirlo con orgoglio: nella Carta nazionale del paesaggio, che è stata presentata oggi a Roma, ci sono forti tracce del lavoro fatto in questi anni dalla Toscana, prima Regione in Italia ad aver sottoscritto con il Ministero un accordo sul Piano paesaggistico”. A dirlo l’assessore al governo del territorio, Vincenzo Ceccarelli, nel suo
intervento di oggi al convegno promosso a Scandicci dall’Inu, l’Istituto nazionale di urbanistica, sulla pianificazione di area vasta.
“Mi fa anche piacere ricordare – prosegue Ceccarelli – che proprio alla Toscana è toccato il compito di rappresentare tutti gli enti locali italiani alla iniziativa organizzata a Roma, dal Ministero, per presentare la Carta, in occasione della seconda giornata nazionale, istituita con l’obiettivo di richiamare il paesaggio quale valore identitario del Paese e trasmettere alle giovani generazioni il messaggio che la sua tutela e lo studio della sua memoria storica, costituiscono valori culturali ineludibili e premessa per un uso consapevole del territorio e uno sviluppo sostenibile”.
“La Carta – ha spiegato Ceccarelli – ha prima di tutto il compito di promuovere strategie per governare la complessità, individuando modi e strumenti per far lavorare insieme una molteplicità di soggetti. Questa è la grande sfida che i nuovi piani copianificati impongono: un vero e proprio cambiamento culturale, determinato dal cambiamento di scala; non più progetti da esaminare, ma piani urbanistici”.
Dal gennaio 2015 la direzione urbanistica regionale ha partecipato, insieme alle quattro Soprintendenze toscane, ad una media di circa 5-6 conferenze paesaggistiche ogni mese, per armonizzare i vari livelli di pianificazione comunale e di settore a quanto previsto dal Pit/Piano del Paesaggio. Per lo più sono state valutate varianti a vecchi strumenti urbanistici, ma è iniziato anche il lavoro per conformare i primi nuovi Piani strutturali e i Piani Operativi. In tutto sono state portate a compimento circa duecento Conferenze paesaggistiche.
“Entro il 2022 – ha concluso l’assessore – tutti i Comuni toscani avranno avviato il percorso per dotarsi di un nuovo Piano Operativo e saranno stati approvati, o saranno in itinere, ben 200 tra piani strutturali e Piani strutturali intercomunali, conformati al Pit. Una vera e propria rivoluzione nel governo del territorio, passando da un regime basato sui ‘vincoli’ ad uno basato su regole condivise”.