
Risorse adeguate dal bilancio dell’Unione europea per le produzioni di qualità, interventi in favore dei consorzi di tutela e mantenimento di interventi programmati a livello regionale. Sono queste le richieste che l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi, rivolgerà al commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan domani (21 marzo) a Bruxelles, durante i lavori della conferenza Una nuova Pac per alimenti di alta qualità, organizzata dall’associazione delle regioni d’Europa dei prodotti d’origine (Arepo).
La Toscana, con i suoi 31 prodotti Dop e Igp, che fatturano 115 milioni di euro, chiede che anche gli strumenti di finanziamento provenienti dalla programmazione europea siano in grado di sostenere in maniera idonea le produzioni di qualità. “I punti che maggiormente stanno a cuore alla Toscana – ha detto Remaschi – sono tre: una disponibilità di risorse adeguate al sostegno delle produzioni tutelate per la programmazione post 2020, perché attraverso loro si esprime una ruralità diffusa e di qualità; una serie di interventi articolati che sostengano i consorzi di tutela nella loro funzione di sviluppo e tutela della filiera; il mantenimento di una programmazione a livello regionale, il livello che maggiormente è vicino allo sviluppo dei territori”. Al termine della conferenza le 31 regioni aderenti ad Arepo proporranno una serie di degustazioni. La Toscana, accanto agli altri prodotti, presenterà le ultime tre nuove entrate: il pecorino dop delle Balze volterrane (11 operatori, 70,24 tonnellate prodotte nel 2017, con un +415,54 per cento sul 2016); i cantuccini toscani igp (16 operatori e 1.579,66 tonnellate prodotte nel 2017, con un +310,10 per cento sul 2016); la mortadella di Prato igp (5 operatori e 19,72 tonnellate prodotte nel 2017, con un +151,12 per cento sul 2016), accompagnati dalla Vernaccia di San Gimignano dop e dal Chianti dop.
L’Arepo è stata creata nel maggio del 2004 e rappresenta 31 regioni europee e più di 700 associazioni di produttori equivalenti a più del 50% delle indicazioni geografiche europee. La Conferenza si pone l’obiettivo di portare il punto di vista dei territori in cui maggiormente è sentita l’importanza delle filiere di qualità in termini di valore delle produzioni, di salvaguardia culturale dei metodi produttivi e delle tradizioni alimentari, della salvaguardia che le produzioni tipiche esercitano nel mantenimento dei paesaggi e nei confronti di razze e varietà locali.