
Licenziata a maggioranza, in commissione sviluppo economico e rurale, cultura, istruzione e informazione, presieduta da Gianni Anselmi (Pd) la proposta di delibera sul bilancio previsionale 2018/2020 dell’azienda toscana per il diritto allo studio (Dsu). L’atto, illustrato dal direttore dell’azienda Francesco Piarulli, ha ricevuto il voto favorevole del Partito Democratico e l’astensione del Movimento 5 Stelle e di Lega Nord. Il direttore, come si legge da un comunicato, ha parlato di un’azienda che, impegnata nell’offrire servizi adeguati agli studenti, pone tra i suoi obiettivi quello di garantire il beneficio della borsa di studio alla totalità degli idonei – in incremento rispetto al bando 2016/17 – e di attivare contributi straordinari per studenti in difficoltà.
Sul fronte dello sviluppo della capacità abitativa, sempre secondo quanto riporta un comunicato, è attesa l’apertura delle residenze Brillo a Firenze, prevista nel 2019, e S. Cataldo a Pisa, nel 2020, oltre ad una razionalizzazione dei costi per spese di pulizia e portierato. Non si prescinde, ha fatto presente il direttore, dal mantenimento dei livelli di efficienza dei servizi di ristorazione, dall’ottimizzazione della gestione del patrimonio aziendale e dal miglioramento del livello qualitativo dell’ospitalità nelle residenze universitarie. Sul numero di posti letto, “ricordo – ha detto Piarulli – che ne abbiamo circa 4mila 700 attivi”, sulla ristorazione “mediamente negli ultimi sei, sette anni abbiamo erogato circa 4milioni di pasti su base annuale”.
Parlando di cifre, le assegnazioni 2018 dalla Regione Toscana restano confermate al livello del 2017, sia nell’ammontare complessivo di 62milioni e 275mila euro che nella loro ripartizione: 14milioni per le spese di funzionamento e di gestione; 12 milioni 575mila per borse di studio e servizi aggiuntivi agli studenti; 15milioni e 600mila per la tassa regionale e 20milioni e 100mila dal fondo integrativo statale (Fis) per borse di studio e prestiti. La previsione per i trasferimenti per il 2019 e 2020 si prefigura invariata al 2018. Alcuni numeri sui benefici economici agli studenti: nel 2017/2018 i vincitori di borse di studio (graduatorie provvisorie) sono 14mila 678 e distribuiti in 5424 a Firenze, 5798 a Pisa, 3456 a Siena. “Per l’anno accademico 2017/18 – ha aggiunto Piarulli – si prevede l’erogazione di borse di studio pari a 46 milioni e 122mila euro con un incremento del 2,5 per cento rispetto al 2017. Per il 2019/2020 si stima una sostanziale stabilità”. La consigliera regionale Alessandra Nardini (Pd) ha espresso apprezzamento per “il rinnovato impegno nell’offrire più posti letto agli studenti” e soddisfazione, perché “continuiamo ad essere l’unica Regione che garantisce le borse studio, ma anche le borse servizi”. Roberto Salvini (Lega nord) ha, invece, evidenziato “la scarsa manutenzione” della mensa Betti di Pisa “che dà l’impressione di un ambiente degradato con scritte sui muri e ruggine”.
A concludere il dibattito, l’intervento del presidente Anselmi. “Avverto la tensione positiva – ha detto – da parte della Regione, che sul tema ha un approccio serio, sobrio, concreto” e “socialmente appropriato”. E poi, “le risorse sono un punto non prescindibile. In una fase storica di contenimento, i numeri sono stati tendenti alla crescita dal punto di vista dei servizi a conferma di un sistema regionale attento ad offrire opportunità agli studenti. La Regione mette su questo fronte oltre 26milioni di risorse dirette, oltre alla quota delle tasse universitarie rigirate sui servizi e sulle borse, a conferma di un orientamento marcato con pochi paragoni sul territorio nazionale. Siamo sulle posizioni storicamente di testa per il diritto allo studio”. “Il piano dimostra un lavoro che procede sugli investimenti sull’incremento dei posti letto, sulla manutenzione delle strutture”. Il presidente ha poi salutato l’ingresso in commissione della nuova consigliera regionale Luciana Bartolini (Lega Nord) al posto del collega Jacopo Alberti (Lega nord) assegnato alla sanità.