Coop sociali, chiuse consultazioni su proposta legge Giunta

30 maggio 2018 | 14:31
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Coop sociali, chiuse consultazioni su proposta legge Giunta

Si è conclusa oggi (30 maggio), la fase di ascolto dei soggetti interessati alla proposta di legge della Giunta sulle cooperative sociali. In commissione sanità, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd), sono stati auditi rappresentanti toscani di Consulta coop, Confcooperative, Associazione generale cooperative italiane (Agci), Cgil, Lega Coop, Coldiretti, Federsolisarietà. Tutti hanno mostrato un generale apprezzamento al testo che modifica della legge 87/1997 e stabilisce nuove regole per disciplinare i rapporti tra le cooperative sociali e gli enti pubblici che operano in ambito regionale. La recente riforma del terzo settore, viene ricordato anche nella relazione di accompagnamento alla proposta di legge, ha confermato il ruolo fondamentale della cooperazione sociale, ribadendone la necessità di coinvolgimento da parte delle amministrazioni fin dalla fase di programmazione, progettazione e organizzazione degli interventi e dei servizi alla persona. In questo senso la Regione intende perseguire una “idea di sviluppo economico e sociale che sottolinei la centralità della persona attraverso il consolidamento di politiche socio-lavorative centrate sull’attuazione dei diritti di cittadinanza e sulla piena integrazione e inclusione sociale dei cittadini in condizioni di svantaggio”.

Il presidente Scaramelli ha dichiarato che “Nei prossimi giorni lavoreremo a mettere insieme le eventuali altre proposte di osservazioni e suggerimenti al testo. Passeremo poi alla fase operativa e più di dettaglio, con le modifiche che riterremo necessarie inserire”. I tempi per il passaggio in Consiglio regionale sembrano dunque imminenti. Tra le novità più importanti del testo, il recupero e la valorizzazione di quanto introdotto dal nuovo codice sul terzo settore su co-programmazione e co-progettazione; la possibilità di valutare il progetto di inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, per l’attribuzione dei punteggi nell’offerta tecnica, secondo le modalità previste dalla normativa vigente e nel rispetto del principio di proporzionalità, la conferma del ruolo della Consulta regionale sulla cooperazione sociale per l’espressione di pareri e proposte in materia di cooperazione e per il monitoraggio sull’efficacia e la qualità dei servizi.