Sanità, chirurghi oculisti illustrano criticità a Regione

30 maggio 2018 | 14:45
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Sanità, chirurghi oculisti illustrano criticità a Regione

“La chirurgia oculistica è il fiore all’occhiello della sanità pubblica toscana”. E’ con queste parole che il dottor Matteo Piovella, presidente della Soi (Società oftalmologica italiana associazione medici oculisti italiani) ha aperto il suo intervento nel corso dell’audizione prevista nella seduta odierna della terza commissione Sanità e politiche sociali, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd), illustrando brevemente i punti di forza e le criticità del settore all’interno del sistema sanitario toscano. A nome della Soi, che nel nostro Paese è punto di riferimento di 7mila medici oculisti, il dottor Piovella ha ricordato gli interventi in ambito scientifico, professionale e di politica sanitaria, finalizzati al miglioramento della qualità nelle prestazioni oculistiche erogate ai pazienti e nello stesso tempo alla tutela della professionalità degli stessi medici oculisti, nel rispetto del diritto primario di accesso alla cura. Tra i punti sollevati, anche quello in merito alla necessità di “sale operatorie adeguate alla chirurgia della cataratta” che, è stato ricordato, è un “fenomeno come rughe e capelli bianchi, non una malattia”.

Sollevato anche il tema dei pazienti extra-regionali, fortemente ridotti e sui quali il presidente della commissione Scaramelli ha dichiarato: “è un processo irreversibile. A livello nazionale si sta ragionando sul punto. A breve avremo un confronto con l’assessorato per gestire l’evoluzione sia in entrata che in uscita”.
La seconda audizione in programma per oggi, mercoledì 30 maggio, ha fatto emergere un problema di rappresentanza sindacale. Secondo quanto riferito dal segretario regionale toscana della Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità), Massimo Ferrucci, esiste un “problema di discriminazione”. Chiamando in causa direttamente l’assessore regionale Stefania Saccardi, Ferrucci ha lamentato la “esclusione di Fials dai tavoli sindacali congiunti”. La risposta della commissione, per bocca anche del vicepresidente neo eletto Paolo Sarti (Sì – Toscana a sinistra) così come dei consiglieri Jacopo Alberti (Lega), Monica Pecori (Gruppo Misto/Tpt) e Andrea Quartini (M5s), Enrico Sostegni (Pd) è stata per un impegno alla verifica. Dal presidente Scaramelli è arrivata anche l’assicurazione che sul fronte stabilizzazioni, secondo fronte aperto da Ferrucci, ci sarà un “impegno preciso per appurare lo stato di attuazione del processo di stabilizzazione, peraltro avviato due anni fa anche grazie al contributo di questa commissione e di numerosi atti approvati dal Consiglio”.