
“La Regione Toscana e decine di comuni a guida Pd, centrosinistra e Movimento 5 Stelle patrocinano e sostengono una manifestazione che promuove la poligamia e l’incivile pratica dell’utero in affitto. Si prevede di sfruttare la disperazione di una donna, costretta a prestare il proprio corpo per soldi, al fine di soddisfare il capriccio di qualche ricco gay. È surreale e indecoroso associare il nome di istituzioni toscane a pratiche raccapriccianti vietate dalla legge e dalla Costituzione italiana. I diretti interessati ritirino immediatamente il loro sostegno e la magistratura contabile verifichi con attenzione l’esposto presentato da un cittadino di Terranuova Bracciolini per l’utilizzo di soldi pubblici per finalità contro la legge”. È quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli raccogliendo la denuncia di CitizenGo Italia e facendo seguito alla denuncia presentata da Filippo Fiani.
“Il Toscana Pride 2018 si svolgerà il prossimo 16 giugno in piazza del Campo a Siena – sottolinea Donzelli – il suo manifesto politico contiene obiettivi e azioni raccapriccianti, come la poligamia attraverso la promozione di ‘relazioni solidali, affettive e sessuali che non siano esclusivamente mutuate da modelli eteronormati o monogami’. C’è poi il ‘diritto all’adozione per tutte le coppie e per le singole persone’, il ‘diritto all’accesso per tutte le coppie e per le donne singole alla procreazione medicalmente assistita in Italia’, oltre al riconoscimento del ‘matrimonio egualitario’, non previsto neanche dalla legge Cirinnà. Nelle prescrizioni educative il manifesto è inoltre una pericolosa induzione alla pericolosa educazione gender. Il governatore Enrico Rossi e tutti i sindaci, nel loro esercizio istituzionale, stanno evidentemente minando le basi della nostra società e violando elementari leggi – conclude Donzelli – ci aspettiamo che ammettano l’errore e chiedano scusa immediatamente”.