Ok alla legge per la promozione dei cammini regionali: c’è anche la Francigena

Accanto alla via Francigena saranno riconosciuti, valorizzati e promossi anche altri cammini regionali toscani. È stata infatti approvata all’unanimità dall’aula di palazzo del Pegaso la legge di iniziativa della vicepresidente del consiglio regionale Lucia De Robertis (Pd) che mira alla promozione e alla valorizzazione dei cammini regionali, intesi come itinerari in più tappe che interessano il territorio di più Comuni, da percorrere a piedi, in bicicletta, a cavallo e che mettono in collegamento luoghi accomunati da vicende storiche o tradizioni consolidate.
La legge, come spiegato dalla vicepresidente, che ha ringraziato tutti per l’intenso lavoro svolto – dalle commissioni cultura e ambiente agli uffici di consiglio e giunta, insieme al gruppo di lavoro che ha contribuito “a tenere l’atto sotto lente di ingrandimento, per evitare criticità” – “è nata dal bisogno di offrire l’esperienza dei cammini per ripercorrere luoghi e storie che fanno unica la nostra regione”. Da qui l’attenzione non solo a itinerari culturali già riconosciuti, come la Francigena o le vie Romee e la via di San Francesco, ma anche a nuovi “cammini locali di interesse regionale”. “Il filo rosso sarà un sistema compiuto di itinerari diffusi sul territorio, di cui la Toscana è particolarmente ricca”, ha sottolineato De Robertis. In sei articoli il provvedimento detta le procedure con cui i comuni possono richiedere alla Regione il riconoscimento del cammino locale di interesse regionale, le caratteristiche che questi devono obbligatoriamente possedere come i requisiti di accessibilità e sicurezza, i servizi minimi per l’utenza e le modalità di valorizzazione attraverso il sistema della promozione turistica regionale affidata a Toscana promozione turistica. La legge prevede che i percorsi individuati abbiano le caratteristiche tecniche previste dalla disciplina della Rete escursionistica della Toscana (Ret). ll riconoscimento dei cammini locali di interesse regionale avverrà con decreto dirigenziale, previa istruttoria effettuata con la collaborazione del comitato tecnico della Ret integrato da tre storici in rappresentanza delle Università toscane, il cui compito sarà quello di validare il fondamento storico o tradizionale degli itinerari proposti. Con il regolamento di attuazione, inoltre, la Regione istituirà un apposito elenco dove potranno confluire le associazioni impegnate nella promozione e valorizzazione dei cammini, con le quali la Regione potrà condividere iniziative e azioni a sostegno del successo dei cammini, visti come importanti strumenti di attrazione turistica verso le parti meno frequentate della Toscana. L’aula ha approvato a maggioranza anche un atto di indirizzo, presentato congiuntamente dalle commissioni cultura e turismo e ambiente e territorio, che impegna alla costituzione di un tavolo tecnico-politico finalizzato ad approfondire il tema delle agevolazioni urbanistiche in favore del recupero di manufatti dislocati lungo i cammini, visti come funzionali ad offrire ricovero e servizi ai turisti in un’ottica di piena sostenibilità e compatibilità con il rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Un approfondimento che mira a definire specifiche norme che i Comuni potranno recepire nei propri strumenti urbanistici.
Il Consiglio regionale ha detto sì anche alle mozioni presentate in aula da Paolo Marcheschi (FdI) e da Giacomo Giannarelli (M5S). Con la prima si impegna la giunta regionale a riconoscere – così come fino ad ora tracciato – il ‘cammino di San Francesco’ per poterlo tutelare e valorizzare e per valutarne l’inserimento nella rete escursionistica della Toscana. Con la seconda si impegna la giunta “a predisporre, insieme alle principali associazioni e istituzioni dedite alla difesa e valorizzazione del patrimonio culturale dantesco a partire dal Centro lunigianese di studi, un euro-progetto” che preveda la promozione del percorso del sommo vate in Lunigiana, tra riqualificazioni delle strutture e dei paesaggi, collegamenti sostenibili e predisposizione di “impianti di informazione geodinamici e georeferenziati”.
Il dibattito in aula. “Siamo a favore di tutto ciò che incoraggia forme di turismo lento, sostenibile dal punto di vista ecologico e capace di far conoscere le tante bellezze diffuse sul territorio”. Con queste parole il consigliere Tommaso Fattori (Sì Toscana a sinistra) ha dato il “la” al dibattito in aula, sulla legge per la promozione e valorizzazione dei cammini regionali, di iniziativa della vicepresidente del Consiglio Lucia De Robertis. “Se la nostra regione è così bella è anche perché ha mantenuto territori sani in tante zone”, ha affermato il consigliere, annunciando il voto favorevole sulla legge e quello contrario sulla proposta di risoluzione, “per non demandare a una disciplina settoriale le agevolazioni ai Comuni sui manufatti lungo i cammini”.
Per Maurizio Marchetti (FI), uno dei fondatori dell’associazione nazionale per la via Francigena, “questa legge è stata occasione per ripercorrere momenti belli, che hanno segnato in modo puntuale percorsi turistici da assaporare lentamente”. “Mi complimento con la vicepresidente del Consiglio regionale e invito a continuare a lavorare su questi percorsi, organizzandoli al meglio”, tra recuperi e messa in sicurezza.
Sulla stessa lunghezza d’onda la consigliera Irene Galletti (M5S), che ha sottolineato la necessità, sentita dalla Regione, di valorizzare offerte turistiche particolari, attraverso i cammini, per “assaporare le bellezze diffuse sul territorio”. Un solo appunto sulla legge in sé, “presentata su iniziativa del Consiglio, ma con i poteri delegati alla Giunta”. “Tale scelta è riduttiva – ha affermato – un nostro maggior coinvolgimento è fondamentale, per la conoscenza del territorio”. E invitando a curare la qualità di questi cammini, anche dal punto di vista comunicativo e del marketing, la consigliera ha invitato a inserire in tale contesto anche il cammino di Dante in Lunigiana.
Anche Monica Pecori (Gruppo misto Toscana per tutti) ha richiamato alla centralità del Consiglio regionale, ringraziando la vicepresidente per aver presentato la legge, che guarda al “turismo lento e diffuso come ad una grande scommessa per la Toscana”, capace di trasmettere conoscenze storiche, artistiche e culturali. La consigliera ha inoltre invitato a rendere fruibili i cammini anche alle persone con disabilità ed ha infine annunciato il voto contrario sulla proposta di risoluzione.
Francesco Gazzetti (Pd) si è in particolare soffermato sul grande lavoro che ha portato a questa legge e soprattutto sul “coinvolgimento del mondo dell’associazionismo e del volontariato per la valorizzazione dei cammini, guardando alla qualità e a proposte sempre più elevate”. “E’ una legge da portare sui territori – ha concluso – che avrà anche un’eco significativa a livello nazionale, perché quando si parla di cammini la Regione Toscana è sempre punto di riferimento”.
“Apprezzo quanto fatto dalla Toscana sulla via Francigena e sulla valorizzazione di altri cammini, ma invito a non trascurare quelli esistenti”, ha affermato Luciana Bartolini (Lega), augurandosi che i finanziamenti vengano usati per la formazione, la sostenibilità ambientale e per offerte di qualità.
Di maggior ancoraggio al ruolo del Consiglio regionale ha parlato anche Paolo Marcheschi (FdI): “Nel comitato scientifico vedrei bene anche dei membri dell’assemblea; mi fa comunque piacere che questa legge, che va a colmare una lacuna, sia di iniziativa consiliare”. “Condivido il testo nei principi e nei contenuti: era necessario disciplinare questa particolare forma di turismo e monitorarla costantemente – ha detto – invitando a valorizzare quanto fatto finora”.
“Soddisfazione per un testo importante” è stata espressa da Marco Casucci (Lega): “Siamo sempre stati attenti e sensibili al federalismo culturale e lo rivendichiamo in questa sede”. “Concordo con il consigliere Marcheschi – ha sottolineato – occorre coinvolgere di più il Consiglio regionale, proprio per la centralità dei cammini”.
In chiusura di dibattito, Giacomo Giannarelli (M5S), dopo aver dichiarato pieno sostegno alla legge, ha presentato la mozione collegata per il progetto “Percorsi di Dante Alighieri da Firenze alla Lunigiana”: “potremo proporre a livello europeo un progetto per la messa in collegamento tra i diversi siti dove Dante Alighieri è vissuto, a partire da Firenze, per finire in Lunigiana”.
“Mi prendo l’impegno di trovare un maggior ruolo del Consiglio all’interno del regolamento” ha assicurato la vicepresidente De Robertis, ringraziando tutti gli intervenuti e parlando di una legge “che rispetta luoghi, storia e cultura della nostra Toscana”.