Diritto allo studio, 8 milioni di utili per l’azienda regionale

25 luglio 2018 | 16:09
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Diritto allo studio, 8 milioni di utili per l’azienda regionale

Sì alla proposta di delibera per l’approvazione del bilancio d’esercizio 2017 dell’azienda regionale per il diritto allo studio, che chiude con utili di esercizio pari a 8milioni e 187mila euro. L’atto è stato approvato a maggioranza, con il voto favorevole del Pd, quello contrario di Lega nord e l’astensione del M5S, questa mattina (25 luglio) nella commissione regionale sviluppo economico, presieduta da Gianni Anselmi (Pd). 

Come ha spiegato il presidente dell’azienda, Marco Moretti, gli utili del 2017 sono stati sommati a quelli del 2016 che, per l’esigua entità dell’importo (2.232 euro), non erano stati destinati e ripartiti in 409mila 369 euro per l’accantonamento a riserva legale, 4 milioni 834 mila euro come fondo riserva per investimenti e 2 milioni 945mila euro invece da restituire alla Regione Toscana per il concorso al rifinanziamento delle borse di studio per il prossimo anno accademico. Riguardo ai trasferimenti regionali, per il 2017 sono state assegnate dalla Regione Toscana risorse per complessivi 62 milioni 338 mila euro, in linea con l’esercizio precedente, composte da 14 milioni di euro di trasferimenti per le spese di funzionamento, 15 milioni 663 mila euro da gettito della tassa regionale per il diritto allo studio, 20 milioni e 99mila euro di risorse del fondo integrativo statale per borse di studio e 12 milioni 575mila euro di risorse dalla Regione per borse di studio. Parlando dei benefici agli studenti, Moretti ha ricordato che “per l’anno accademico 2016-17 sono state erogate mille e 492 borse in più (totale di 12mila 825) rispetto all’anno precedente ed è stata garantita l’erogazione al 100 per cento degli idonei sia del beneficio della borsa di studio che della borsa servizi (702)”. “L’incremento del numero di borse di studio assegnate nel 2016-2017 rispetto all’anno precedente – ha detto Moretti – è una conseguenza dell’aumento delle soglie massime per l’accesso al beneficio, che sono passate per l’Isee da 20mila a 22mila e per l’Ispe da 33mila a 45mila”. Nell’ambito dei servizi ristorativi, si riscontra un generale mantenimento delle affluenze e della capacità produttiva a gestione diretta rispetto all’anno precedente. Tra gestione diretta e indiretta si registrano 3 milioni 969mila 613 pasti erogati nel 2016 e 3 milioni 940mila 602 nel 2017, rispetto ai 4 milioni e 62mila 860 del 2015. Infine, in merito alla capacità abitativa presso le residenze, a fine 2017 c’è stato un aumento complessivo di 57 posti letto per la sede di Firenze, determinato dall’apertura della residenza Val di Rose da ottobre 2017 per complessivi 91 posti letto e dalla cessazione della convezione con la struttura ‘Spazio reale’ dall’1 ottobre 2017 per l’utilizzo di 34 posti. La proposta di delibera passa adesso all’esame dell’aula.