Sindacato vigili del fuoco risponde ai volontari antincendio: “Nostre competenze fissate dalla legge”

13 agosto 2018 | 13:58
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Sindacato vigili del fuoco risponde ai volontari antincendio: “Nostre competenze fissate dalla legge”

“I vigili del fuoco non si inventano nessuna competenza aggiuntiva rispetto a quelle che la legge affida loro”. Così Riccardo Cenci, segretario provinciale di Firenze del Conapo, il sindacato dei vigili del fuoco, replica alla lettera del coordinamento volontari antincendio toscano Gabriele Salvadori, sul ruolo nello spegnimento degli incendi boschivi. “I vigili del fuoco – prosegue il sindacato -, oltre al soccorso tecnico urgente, contrastano gli incendi boschivi in concorso con le regioni e coordinano le operazioni di spegnimento. Con l’appello al nuovo prefetto ci chiedevamo se fosse giusto che i Vigili del Fuoco svolgessero detti compiti con mezzi e attrezzature non più idonei, chiedendoci se la regione Toscana potesse sopperire almeno in parte a queste carenze. Nonostante che dalla legge quadro 353 del 2000 fino al gennaio 2017 l’amministrazione centrale non si sia preoccupata di fornirli considerato che la suddetta tipologia di intervento non rientrava tra le competenze dei vigili del fuoco, evidenziamo che questi ultimi hanno sempre risposto con prontezza a tutti i tipi di incendi, compresi quelli di bosco, dato che il Corpo Forestale dello stato, cui erano affidati, registrava un organico di totale circa 8mila unità rispetto alle nostre circa 30mila che consentono una presenza molto più capillare sul territorio, seppure non in tutte le zone, potendo quindi garantire una risposta operativa certamente più immediata”.

“Nessuno – sottolinea Cenci – ha mai negato l’imprescindibile importanza del ruolo ricoperto dalle associazioni di volontariato nella lotta attiva agli incendi boschivi e il grande lavoro fatto dalla regione Toscana nell’organizzarle, come peraltro già più volte evidenziato da questa organizzazione sindacale. Ma proprio l’immediatezza della risposta, unitamente alla loro professionalità, rendono le squadre dei vigili del fuoco rapidamente disponibili per procedere alle operazioni di spegnimento impedendo, nella maggior parte dei casi, la propagazione dell’incendio. Ci chiediamo, d’altra parte, come si possa considerare un professionista dell’AIB del personale che svolge un’attività a chiamata, concentrata principalmente nei mesi estivi come dal lei stesso dichiarato. Professionista e non siamo noi a stabilirlo, è la persona che svolge un’attività per lavoro. Quindi anche con la necessaria continuità. Per quanto riguarda il presidio all’isola del Giglio e a Castiglion della Pescaia, riteniamo che se la regione Toscana ritiene di affidare ai Vigili del Fuoco il servizio antincendio e il soccorso tecnico urgente è principalmente per due motivi: la non riuscita organizzazione di squadre di volontari in zona e la maggiore sicurezza e qualità del servizio che la presenza del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco garantisce in zone ad alta densità di popolazione, anche in conseguenza dell’alta professionalità tecnica e della risposta immediata. Quindi, a nostro avviso, bene fa la regione a sopperire ad una mancanza dello Stato giacché dimostra di avere a cuore la sicurezza del cittadino”.
“Il suo riferimento ai costi di determinati nostri servizi non può essere certamente l’unico aspetto da prendere in considerazione – prosegue il sindacato -. Al contrario, altrimenti, presìdi come scuole e ospedali, ad esempio, potrebbero essere gestiti principalmente da volontari”.