Fondi per la scuola Frediani di Seravezza, ok a mozione in consiglio regionale

Destinare uno specifico contributo economico alla scuola Frediani di Seravezza, inagibile perché mancante dei requisiti di sicurezza sismica. È quanto chiede la mozione presentata dal gruppo Sì – toscana a sinistra, che la commissione ambiente, guidata da Stefano Baccelli (Pd), ha approvato all’unanimità questa mattina (28 novembre).
Il testo è stato emendato dal presidente Baccelli nella parte narrativa. In particolare si ricorda l’operosità dell’amministrazione comunale di Seravezza che ha partecipato al bando sul Piano triennale regionale di adeguamento sismico collocandosi alla 113esima posizione nella graduatoria ed ha presentato una ulteriore richiesta di finanziamento della sola progettazione (206mila euro) alla Fondazione cassa di risparmio di Lucca. “È importante – ha sottolineato Baccelli – che la Regione tuteli e supporti il comune di Seravezza nel mantenere in piena sicurezza le scuole Frediani. Per questo abbiamo condiviso e poi approvato con il gruppo Sì Toscana in IV commissione una mozione che prende atto della partecipazione del comune alla graduatoria regionale per i mutui Bei in posizione non utile a avere finanziamento per l’annualità 2018 ma anche la partecipazione a un bando della Fondazione Cassa di risparmio per avere risorse da destinare alla progettazione della scuola e invitiamo la Giunta a ricercare soluzioni alternative in modo da dare un sostegno concreto a questo comune per questa grave e difficoltosa esigenza”.
Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra, ha presentato così, stamani (28 novembre), in Commissione ambiente, infrastrutture e territorio del Consiglio regionale, la mozione, poi approvata all’unanimità, per chiedere di ripristinare la piena funzionalità dell’edificio scolastico: “La Regione Toscana intervenga con un contributo economico per mettere in sicurezza la scuola Frediani di Seravezza, chiusa per inagibilità. Dopo che i rilievi tecnici hanno fatto emergere quanto la scuola sia esposta a rischio sismico – ricorda Fattori – l’Amministrazione comunale non ha potuto reperire l’intera somma richiesta dall’intervento edilizio, urgente e indifferibile. La preoccupazione delle famiglie, ampiamente condivisibile, è che l’attuale soluzione del trasferimento a Ripa duri il meno possibile e che non diventi definitiva. Per questo è fondamentale che vi sia anche un aiuto economico da parte della Regione. All’indomani del terremoto di Amatrice – sottolinea – il Consiglio regionale aveva approvato una nostra risoluzione nella quale chiedevamo che la Toscana fosse in prima fila nella messa in sicurezza del territorio anche dal punto di vista sismico, prevedendo stanziamenti adeguati per le opere di prevenzione. In Italia siamo bravi a posteriori, nella gestione dell’emergenza causata da drammi come il terremoto, ma troppo poco viene fatto per prevenire e per impedire che costruttori senza scrupoli e amministrazioni incompetenti continuino a ignorare che il nostro è un paese ad alto rischio idrogeologico e sismico”, conclude.
L’intervento diretto della Regione è possibile anche grazie alla delibera di Giunta del 6 settembre 2017, che definisce criteri e modalità per la presentazione, la concessione e l’utilizzo dei contributi finanziari destinati al sostegno degli Enti locali nel settore dell’edilizia scolastica, in particolare per quanti si trovino in difficoltà nel reperire le risorse finanziarie necessarie per fronteggiare interventi di edilizia scolastica di particolare urgenza e indifferibilità, pena la sospensione delle attività didattiche.