Spesa sanitaria, Toscana fuori dalla top 5. Critiche da Fi e Lega

7 gennaio 2019 | 13:51
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Spesa sanitaria, Toscana fuori dalla top 5. Critiche da Fi e Lega

“Ennesima bocciatura della riforma sanitaria targata Rossi”. A dirlo sono Stefano Mugnai e Maurizio Marchetti, rispettivamente deputato e capogruppo in Consiglio regionale di Forza Italia, all’indomani dell’annuncio che vede la Toscana fuori dalle migliori 5 regioni italiane per spesa sanitaria. I due esponenti azzurri inoltre sottolineano come “nel 2017, per annualità pregresse, le Asl toscane hanno lamentato al ministero perdite di esercizio di 195 milioni di euro e le prospettive non lasciano sperare in alcuna inversione di tendenza, anzi”.

“Toscana fuori dalle regioni benchmark sulla spesa sanitaria? L’avevamo purtroppo preconizzato già nel giugno scorso – denunciano i due forzisti -. Se infatti era stata messa fuori rosa già per i bilanci del 2015, quelli 2016 sono ancora peggiori per cui non c’era scampo. Del resto è dal 2013 che la nostra Regione scivola indietro e la responsabilità è nella gestione del comparto sanità messa in piedi completamente da Enrico Rossi prima assessore competente e poi governatore”. “Questo triste risultato la cui china sarà dura da risalire – affermano Mugnai e Marchetti – è l’ennesima bocciatura delle politiche sanitarie attuate sin qui e ormai da lustri da parte del Pd e della maggioranza di sinistra che ha governato e governa la Regione. Ma in Toscana chi dice sanità dice Rossi, e la responsabilità è tutta a suo carico. Ha spremuto dal settore il succo del consenso elettorale e lo ha ricambiato con tagli oltremisura che i cittadini e i lavoratori della sanità, professionisti e non, pagano quotidianamente. Si è incaponito in una riforma, quella del 2015, che non aveva altro scopo che tentare di mitigare il disequilibrio economico rimescolando le carte e questi sono i risultati. La spesa farmaceutica che cresce? Certo, la popolazione invecchia e i bisogni di salute aumentano. Questo era ed è fisiologico e prevedibile. Peccato che nessuno abbia saputo gestire questa informazione se non imponendo ai medici linee guida prescrittive al risparmio e raschiando il fondo di un barile sanitario già liso al limite. E così la Toscana è fuori dal quintetto delle migliori nella spesa sanitaria”.
Al di là del prestigio, quel che preoccupa Forza Italia sono i riverberi sulla qualità del servizio ai cittadini: “Questo è uno di quei casi in cui dover ricordare ‘ve l’avevamo detto’ non ci fa piacere – riflettono Marchetti e Mugnai – perché a rimetterci sono i toscani. Certo è che questa davvero è la pietra tombale sulla leggenda della sinistra che proponeva la sanità toscana come virtuosa e modello per tutte le altre, vessillo su cui si è costruita larga parte del consenso elettorale degli ultimi decenni. Purtroppo la verità è che il sistema salute è stato piegato alla ragion politica di Pd e sinistre a discapito dei servizi, e oggi va a picco insieme con loro. Lo squilibrio di liquidità diviene strutturale, mentre Rossi e Saccardi fanno i pianisti sul Titanic di una Toscana ancora una volta fuori dalla premialità nel riparto del fondo nazionale riservata alle migliori”.
Critica anche la capogruppo in consiglio regionale della Lega Elisa Montemagni: “Più o meno nelle stesse ore in cui il presidente Rossi si erge, nuovamente, a paladino degli immigrati, annunciando pomposamente un ricorso alla Corte Costituzionale, la sanità toscana perde posizioni a livello nazionale, registrando un palese deficit di gestione ed un peggioramento dei livelli di assistenza essenziali. Chissà come saranno contenti i cittadini nell’avere la conferma che la propria Regione, nel delicato comparto sanitario, perda progressivamente ed ineluttabilmente terreno nei confronti di altre realtà italiane; d’altronde, basta leggere le cronache giornalistiche quotidiane per rendersi conto della drammaticità della situazione in termini di effettiva e valida assistenza ai degenti”.