Presentato in Regione il Piano ittico regionale

29 gennaio 2019 | 16:53
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Presentato in Regione il Piano ittico regionale

Nella giornata di oggi (29 gennaio) l’assessore regionale all’ambiente Marco Remaschi ha presentato in consiglio regionale il Piano regionale per la pesca nelle acque interne, o Piano ittico regionale, unico strumento di programmazione e di indirizzo del settore. Remaschi ha precisato che l’informativa svolta era necessaria a termini di legge. Critiche le opposizioni su questo documento giudicato obsoleto e “con molte ombre”.

Nella sua esposizione, Remaschi ha precisato che le norme di legge prevedono che il Piano debba contenere alcuni elementi: la suddivisione in zone ittiche; i criteri per la realizzazione e la gestione degli istituti ittici previsti dal regolamento di attuazione; la misura dei prelievi per la pesca dilettantistica, sportiva e professionale, relativamente a luoghi, tempi, modi, specie e dimensioni della fauna ittica prelevabile; l’elenco delle specie ittiche autoctone e le misure di tutela da adottare per la loro conservazione; l’elenco delle specie ittiche alloctone che necessitano di interventi di contenimento o riduzione e i relativi metodi di controllo da adottare; le linee di indirizzo per le immissioni ittiche e i criteri di gestione degli impianti ittiogenici pubblici della Toscana; i corpi idrici sui quali possono essere installati i retoni, tenuto conto dei valori storici e paesaggistici, delle tradizioni e delle consuetudini, nonché della sostenibilità rispetto alla risorsa ittica, determinandone altresì le modalità di esercizio e le misure.
L’assessore ha infine ricordato che il Piano ittico regionale individuerà i corpi idrici in cui può essere esercitata la pesca professionale nelle acque interne, definendo i tempi e i mezzi con cui tale attività è esercitabile e la pesca con i retoni (bilance con lato superiore a 5 metri) in un quadro di sostenibilità ambientale.
Il consigliere Roberto Salvini (Lega) ha espresso “dubbi e perplessità” rilevando il “ritardo della Giunta. La pesca nelle acque interne – ha osservato – viene ormai praticata solo nei laghi”. Da qui la considerazione di un documento pieno di “ombre che non propone nulla di nuovo per il rilanciare il settore”.
Irene Galletti (Movimento 5 stelle) ha rilevato quanto sia “poco produttivo escludere le piccole associazioni che arricchiscono l’offerta anche locale”. Anche l’aspetto agonistico e il lato commerciale che emergono nell’informativa non convincono la consigliera: “Non è produttivo e non valorizza la risorsa ittica”. Per Galletti si dovrebbe cambiare “il principio ispiratore della legge prima ancora che lavorare a un Piano”.
L’assessore Remaschi ha replicato in chiusura di dibattito, annunciando la disponibilità ad approfondire quanto affrontato dall’aula ma prima occorre verificare se sia possibile operare “sotto l’aspetto del diritto e dell’applicabilità. La legge regionale del 2005 è abbastanza datata. Se si ritiene di dover intervenire, aspetto contributi da portare anche all’interno della commissione consiliare competente”.