Ciuoffo chiede lo sblocco dei fondi per i cammini religiosi

30 gennaio 2019 | 15:08
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Ciuoffo chiede lo sblocco dei fondi per i cammini religiosi

L’assessore regionale al turismo, Stefano Ciuoffo, ha lanciato un appello al ministero dei beni culturali affinché vengano sbloccati i fondi destinati ai cammini religiosi, seguendo l’accordo firmato dal Ministero e da undici regioni, tra cui la Toscana. Nonostante i vari contatti da parte dell’assessore, ancora nessun passo avanti: “Per strutturare e potenziare infrastrutture e servizi – ha spiegato Ciuoffo – lungo i percorsi degli antichi cammini religiosi di san Francesco, san Benedetto e santa Scolastica, comprensivo anche del tratto da Loreto ad Assisi della via Lauretana, oltre che della via Francigena, nel 2018 la Toscana e le altre regioni attraversate dagli itinerari hanno firmato due accordi operativi con l’allora Mibact che metteva a disposizione un totale di oltre 25milioni di euro. Visto che il 4 febbraio scadranno i 90 giorni entro i quali il ministero, in accordo con le regioni, dovrebbe provvedere alla definizione del piano degli interventi per quanto riguarda la parte inerenti i percorsi religiosi (mentre per la via Francigena la scadenza è fissata a metà aprile), sono a sollecitare una mossa in tal senso dato che al momento è tutto fermo e i territori aspettano tali risorse per partire”.

La questione riguarda gli accordi operativi conseguenti alla delibera Cipe, inerenti in particolare gli interventi infrastrutturali su due progetti: “I cammini religiosi di san Francesco, san Benedetto e santa Scolastica, comprensiva anche del tratto da Loreto ad Assisi della via Lauretana, firmato il 9 luglio 2018 (capofila regione Umbria), e quello della via Francigena firmato il 18 settembre 2018 (capofila la Toscana). La dotazione finanziaria per entrambi i progetti prevede – spiega Ciuoffo – una quota per spese da assegnare ai segretariati regionali o per spese comuni al tracciato, gestita dal ministero in accordo con le regioni, pari a un terzo dello stanziamento complessivo e per due terzi suddiviso tra le regioni. Per gli interventi individuati, i cammini religiosi di san Francesco, san Benedetto e santa Scolastica, le regioni hanno complessivamente a disposizione 12 milioni e 675mila euro; cifra identica anche per gli interventi sulla via Francigena. Gli accordi prevedevano l’erogazione delle risorse in più tranches: il cinque per cento alla sottoscrizione, il venti per cento al decreto di assegnazione, cinquantacinque per cento per stato avanzamento lavori e venti per cento al collaudo. Ma nessuna erogazione al momento è stata effettuata”:
“Capisco – ha detto ancora Ciuoffo – la fase di stallo dovuta allo scorporo del turismo dai beni culturali e la relativa migrazione di personale e uffici da un ministero all’altro, ma adesso che il Consiglio di Stato ha dichiarato non valido il passaggio alle politiche agricole non voglio pensare che questo stallo perduri ancora lasciando ferme queste risorse e, sopratutto, le progettualità e le politiche per il turismo che in un paese come l’Italia devono avere il dovuto interesse. Dal momento che, pare appurato, tali risorse rimangono comunque assegnate al bilancio dei beni culturali chiedo al ministro Bonisoli di dare seguito a quanto stipulato per non privare regione e Comuni di risorse e progetti utili a rilanciare molti territori con un turismo lento e diffuso. Una richiesta che rivolgo in modo pressante perché l’accordo presenta delle scadenze molto stringenti per completare le opere: infatti il 31 dicembre è individuato quale termine ultimo per l’assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti e il 31 dicembre 2022 per la fine dei lavori”.
“Il problema – conclude Ciuoffo – è comune a tutti gli enti interessati e ringrazio la conferenza delle regioni che, con uno specifico ordine del giorno, si è occupata di questo tema. Da parte nostra abbiamo fatto quanto era richiesto e per la Toscana abbiamo presentato schede molto dettagliate per progetti finanziabili per un totale di 6,4 milioni: Comuni e associazionismo diffuso aspettano, mi auguro che il governo non faccia trascorrere altro tempo col rischio di perdere soldi già stanziati”.