Centri impiego, Regione fa ricorso contro sistema assunzioni

18 febbraio 2019 | 17:43
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Centri impiego, Regione fa ricorso contro sistema assunzioni

La giunta regionale della Toscana ha deciso di ricorrere ancora una volta alla Corte costituzionale affinché valuti la decisione del Governo sulle graduatorie dei concorsi e l’attivazione di un concorso per reclutare il personale dei centri per l’impiego – i cosiddetti navigator – secondo le procedure previste dalla Costituzione. Alla base di questa decisione, come spiegano il presidente della Regione Enrico Rossi e l’assessore al lavoro Cristina Grieco, la scelta arrivata da Palazzo Chigi di assumere navigator in maniera precaria e senza tenere conto delle graduatorie già in essere.

“È singolare che il governo da una parte spinga all’autonomia regionale e dall’altra invece voglia accentrare in malo modo funzioni che la Costituzione indica come concorrenti, prevedendo così una leale collaborazione tra Stato e Regioni – sottolinea il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, insieme all’assessore Grieco – In ogni caso per noi il discorso è chiaro, in Toscana non ci saranno navigator presi come precari e assunti senza le procedure concorsuali previste dalla stessa Costituzione. Lavoriamo per poter assumere a tempo indeterminato”.
Il ricorso deciso dalla giunta regionale riguarda quella che Rossi e Grieco considerano “una norma improvvidamente inserita nella legge di bilancio che inibisce l’utilizzo delle graduatorie per un numero di posti superiore a quello messo a concorso”.
“Siamo convinti di avere ragione – spiegano presidente e assessore – perché si calpestano i diritti di cittadini e lavoratori che hanno partecipato ai concorsi e sono stati giudicati idonei dalle commissioni, obbligandoli a ripetere prove per cui già erano stati positivamente giudicati. È una norma vessatoria che, cosa da non sottovalutare, si tradurrà anche in un aumento dei costi per la pubblica amministrazione”.
La giunta regionale ha anche stabilito di indire un concorso generale per assumere nei centri per l’impiego, in modo da coprire la quota parte che spetta alla Toscana in relazione alla cifra di 10 mila navigator indicata dal Governo. “Questo – concludono Rossi e Grieco – consentirà a tutti coloro che intendono partecipare di essere reclutati nel pieno rispetto della Costituzione. Se il governo attuasse la piena collaborazione con le Regioni, anziché fare fughe in avanti, concerterebbe un piano di finanziamenti affinché nel biennio queste persone fossero assunte in modo stabile e organico, senza alimentare nuovo precariato”.