Toscana, calano incidenti stradali ma aumentano i morti

19 febbraio 2019 | 15:48
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Toscana, calano incidenti stradali ma aumentano i morti

Sono poco più di 16mila gli incidenti stradali verificatisi in Toscana nel corso del 2017. Questi i dati pubblicati oggi (19 febbraio) dal Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale. I sinistri, nell’anno preso in considerazione hanno causato il ferimento di 21.390 persone e 269 morti. Rispetto al 2016, diminuiscono del 2,5 per cento gli incidenti e del 2,9 per cento i feriti, in misura superiore al dato nazionale (rispettivamente -0,5% e -1,0%); il numero delle vittime della strada aumenta dell’8 per cento, a fronte di un dato nazionale di +2,9 per cento. I dati del Sirss mostrano dunque una Toscana dove si verificano meno incidenti stradali ma con conseguenze più gravi per le persone coinvolte.

L’aumento della mortalità è concentrato sulle strade extraurbane e sulle autostrade (rispettivamente, +14 e +10 morti nel 2017 rispetto al 2016). Questa tendenza è confermata anche a livello nazionale, dove nell’ultimo anno i decessi sono aumentati del 4,5% sulle strade extraurbane e dell’8% sulle autostrade.
In Toscana le strade regionali, prevalentemente extraurbane, nel 2017 hanno fatto registrare una diminuzione di tutti gli indicatori di incidentalità, compresi i decessi che sono passati dai 29 del 2016 ai 27 del 2017. Di particolare rilievo il dato della Fi-Pi-Li, dove nell’ultimo anno ci sono stati 5 morti e 43 incidenti in meno rispetto al 2016, con una netta inversione della tendenza in aumento che aveva caratterizzato i cinque anni precedenti.
“Ci preoccupa il fatto che il numero delle vittime della strada sia in aumento, anche se calano gli incidenti mortali sulle strade regionali. È una magra consolazione – ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli in occasione della riunione dell’Osservatorio regionale per la sicurezza stradale – I dati del Sirss confermano quanto già evidenziato nell’anno precedente, ovvero che la gran parte dei morti sulle strade sono conseguenza del mancato rispetto delle regole e della distrazione, sempre più spesso causata anche dall’utilizzo dello smartphone durante la guida. Ciò premesso, la Regione continuerà a fare quanto è nelle sue possibilità per eliminare i punti più critici della viabilità: tra poche settimane sarà varato il nuovo bando rivolto agli enti locali, con contributi per rimuovere i fattori di rischio nelle infrastrutturale. Grazie a bandi come questo in 15 anni, sono stati realizzati quasi 400 interventi sulle strade Toscane, per un valore complessivo di oltre 250 milioni di euro”.
“Tuttavia – ha concluso l’assessore – anche gli investimenti nelle infrastrutture si riveleranno inefficaci se non faremo un grande sforzo collettivo per far crescere una cultura della guida sicura, del rispetto della legalità e delle regole. Va in questo senso la nostra decisione di aderire dal prossimo anno scolastico al progetto Guidy, in accordo con il Miur, per promuovere la conoscenza dei segnali stradali e dei comportamenti corretti da tenere sulla strada”.
A livello provinciale, rispetto al 2016 aumentano le vittime nelle Province di Pistoia (+9), Firenze (+7), Massa Carrara (+7), Pisa (+7), Siena (+5) e Prato (+2), diminuiscono nelle altre Province.
I dati Sirss dicono inoltre che le vittime della strada sono soprattutto maschi (82%) e che il maggior numero delle vittime sono classificate come “utenti vulnerabili”, cioè pedoni e conducenti o passeggeri di veicoli a due ruote, che rappresentano il 54% del totale dei decessi. Questo dato è in diminuzione rispetto al 2016, dove la percentuale era pari al 61%, ma ancora superiore a quello nazionale (50%).
Diminuiscono i decessi tra i pedoni (-12) e tra i conducenti/passeggeri di ciclomotori (-6), mentre aumentano decisamente tra i motociclisti (+11). I conducenti o passeggeri di autovetture rappresentano il 41% dei decessi per incidente stradale, in aumento rispetto al 2016 di 27 unità.
A livello anagrafico è la fascia di età compresa tra i 75 e gli 85 anni quella che, con 56 morti (21% del totale), nel 2017 ha pagato il prezzo più alto. Tra queste vittime, 38 erano alla guida di un veicolo, 3 erano passeggeri e 15 pedoni. Considerando anche altri 14 pedoni deceduti di età superiore agli 85 anni, si confermano come la categoria più a rischio (54% delle vittime).
Altro dato di rilevanza sociale è quello che riguarda i giovani: la metà dei morti di età compresa tra i 18 e i 34 anni sono deceduti in incidenti notturni (tra le 22 e le 6). Nella fascia di età 18-25 anni sono le notti di venerdì/sabato e sabato/domenica quelle che fanno registrare più vittime (8 su 12).
I dati mostrano inoltre come nella fascia di età 35-45 anni, ben 16 morti su 33 erano alla guida o passeggeri di motocicli (cilindrata superiore ai 50 cc).
Tra i comportamenti sbagliati che causano incidenti, i più frequenti sono il mancato rispetto della segnaletica e della precedenza e le manovre o svolte irregolari (all’origine del 47% degli incidenti). La guida distratta e l’eccesso di velocità causano il 28% degli incidenti non mortali e ben il 42% degli incidenti mortali.