Impianti di cremazione, ok a moratoria in attesa di piano regionale

12 giugno 2019 | 10:37
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Impianti di cremazione, ok a moratoria in attesa di piano regionale

“La Regione dovrà ottemperare alle leggi nazionale e regionale dotandosi entro un anno del piano regionale di coordinamento per gli impianti di cremazione. Fino ad allora, stop a ogni iter autorizzativo così da assicurare coerenza al settore rispetto a domanda e ubicazione”. Il risultato, che pone fine ai rumors via via provenienti dai territori sulla realizzazione o meno di nuovi impianti di cremazione, si deve alla mozione del capogruppo di Forza Italia Maurizio Marchetti approvata all’unanimità del consiglio regionale della Toscana, con il sì a un emendamento proposto dal consigliere regionale del Pd, Stefano Baccelli.

“Certo la materia è delicata – ha esposto Marchetti all’aula – ma la normativa ci impone di regolarla a cominciare dalla legge 130 del 2001 che alle Regioni delegava la programmazione che andava fatta entro 6 mesi. Sono passati oltre 18 anni, il Piano regionale ancora non c’è e intanto però la domanda di cremazione cresce tra i cittadini. Non è possibile lasciare il settore affidato al fai-da-te, tra liste d’attesa per l’incenerimento in alcune zone e attività in sovrappiù in altre. Esiste un evidente sbilanciamento, e noi intendiamo superarlo”.
I dati richiamati nella mozione di Marchetti approvata dall’aula segnano un andamento preciso: “Il trend di richiesta di cremazione su territorio toscano vede un incremento in valore assoluto dalle 9.931 salme cremate nell’anno 2013 alle 10.376 nell’anno 2016 (fonte Sefit, rilevazione aggiornata al 15 luglio 2017), con sottostima dovuta alla mancata comunicazione dei dati da parte dell’impianto di Bagno a Ripoli, alle porte di Firenze, e particolare concentrazione (4.719 salme cremate nel 2016) all’impianto di Livorno”.
Parallelamente “in vari territori comunali della Toscana aziende private e/o pubbliche presentano un susseguirsi di progetti di realizzazione che cercano di allineare l’offerta di attività di cremazione a una richiesta crescente”. Ma “il piano regionale di coordinamento degli impianti di cremazione non risulta ancora realizzato”. Dunque avanti entro l’anno e, fino ad allora, nessuna nuova realizzazione non coordinata a livello regionale.
Assicurare un’iniziativa legislativa volta a sospendere gli iter autorizzativi e i nuovi impianti crematori in Toscana in attesa della pianificazione regionale, di cui si chiede la predisposizione da qui ai prossimi 12 mesi. Questi sono invece gli emendamenti inseriti da Stefano Baccelli, presidente commissione ambiente. “Abbiamo condiviso i contenuti di questa mozione, proponendo degli emendamenti a nostro avviso migliorativi. – ha spiegato Baccelli – In effetti stiamo assistendo a un paradosso, una richiesta in costante crescita, per abitudini e prassi che si sono modificate in questi anni e una penuria di strutture che effettuano questa tipologia di inumazione. A ciò si somma una proliferazione di richieste di autorizzazione di impianti che stanno nascendo in vari comuni, con proposte di localizzazione che spesso vengono osteggiate dalle comunità residenti. Manca insomma un quadro generale di regole per una questione che in Toscana è sempre più sentita. Quel che occorre quindi è la redazione finalmente di un piano regionale di coordinamento che individui criteri e tempi e proceda a una pianificazione cogente rispetto al fabbisogno reale da qui ai prossimi anni. Abbiamo quindi voluto dare un termine realistico, inserendo la tempistica di 12 mesi e condividendo la richiesta politica della moratoria abbiamo proposto l’inserimento della sospensione degli iter autorizzativi in corso fino all’effettiva pianificazione. È necessario procedere con buonsenso, mettere uno stop alla confusione che si stava creando e approdare nei tempi stabiliti a un quadro legislativo e pianificatorio coerente con il fabbisogno reale”.