
E’ stato firmato oggi (18 giugno) da decine di soggetti pubblici e privati il patto per la lettura. La Regione Toscana ha infatti chiamato a raccolta il mondo del libro toscano per fare squadra in un percorso ampio e articolato di promozione del libro e della lettura.
“Patto – hanno ricordato la vicepresidente Monica Barni e l’assessore all’istruzione Cristina Grieco – che nasce da una precisa constatazione, ovvero che i livelli di lettura in Italia sono inferiori rispetto ad altri paesi europei. E questo è un problema grave, perché la lettura è un mezzo di conoscenza e di informazione, ma soprattutto è una premessa indispensabile per esercitare una cittadinanza responsabile e per promuovere una società democratica, libera, aperta, creativa”. In Toscana i dati di lettura sono superiori al 41 per cento nazionale e dal 2016 al 2017 hanno fatto registrare un aumento (dal 44,2 per cento al 46,4 per cento), dato che peraltro si affianca alla spesa media mensile per cultura delle famiglie (Toscana terza con 165,50 euro dopo Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna) e ai buoni risultati delle biblioteche in termini di presenze e prestiti. Ma la situazione è comunque lontana dall’essere soddisfacente e richiede un impegno particolare, soprattutto per quanto riguarda i giovani e il mondo della scuola. L’obiettivo è mettere in campo risorse e progetti che potranno rappresentare un riferimento anche a livello nazionale, sul solco di buone pratiche già avviate: a partire dagli investimenti per le biblioteche pubbliche e le 12 reti documentarie toscane per arrivare al bando sui progetti per la bibliodiversità, senza dimenticare iniziative rivolte a specifiche realtà di potenziali lettori, per esempio in carcere e in ospedale, oppure i servizi di prestito in 13 lingue straniere. Già fissata una riunione operativa di tutti i firmatari del patto, dopo la pausa estiva.