
Retiambiente, arrivano interrogazioni dalla Lega. A dirlo è proprio Elisa Montemagni, capogruppo in consiglio regionale, che ha deciso di chiedere alla giunta regionale se “ritiene legittimo l’adeguamento dello statuto di Retiambiente in relazione ai dettami di Anac” o se, viceversa, “sia necessaria una preventiva convocazione dei consigli comunali, così che tutte le assemblee rappresentative dei cittadini possano liberamente esprimersi per l’effettiva costituzione di una nuova società pubblica, appunto in house providing”.
“Com’è noto – continua Montemagni – Retiambiente è una società partecipata da un centinaio di comuni delle province di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara che si occupa della gestione integrata dei rifiuti nell’ambito di Ato Costa e recentemente vi è stato un importante adeguamento dello statuto. Ebbene noi vogliamo, appunto, concentrare la nostra attenzione su quanto previsto a livello statutario anche in relazione alle linee guida Anac (Autorità nazionale anticorruzione) per l’acquisizione dello status di azienda in house providing(ovvero quando la pubblica amministrazione decide di ricorrere all’autoproduzione di beni e servizi, anziché rivolgersi al mercato esterno). Desideriamo sapere inoltre su quale base tecnico-giuridica, il presidente della società in questione abbia potuto non ritenere indispensabile un preventivo parere dei citati consigli comunali. Inoltre – conclude la rappresentante del Carroccio – nel nostro atto vogliamo conoscere quali azioni s’intenda assumere per monitorare le procedure finalizzate all’attivazione anche nell’Ato Costa di un unico gestore del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti alla luce pure del ‘tempo perduto’ e delle palesi ed inaccettabili criticità che, purtroppo, caratterizzano attualmente il servizio, sia in termini qualitativi che per quanto concerne le tariffe”.