Rendiconto 2018 della Regione, ok dalla commissione controllo

25 luglio 2019 | 15:39
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Rendiconto 2018 della Regione, ok dalla commissione controllo

L’esercizio finanziario 2018, che presenta entrate ed uscite definitive pari a 18.620,33 milioni, si chiude con un disavanzo di amministrazione di 2.268,94 milioni, derivato da un saldo finanziario di – 476,15 milioni ed un avanzo vincolato scritto di nuovo in bilancio di 1792,79 milioni di euro.
I dati emergono dal Rendiconto generale finanziario 2018, licenziato con parere favorevole a maggioranza dalla commissione di Controllo, presieduta da Roberto Salvini (Lega).

Il disavanzo di amministrazione ha registrato un costante miglioramento dal 2015, con una riduzione di 1.234,99 milioni di euro in tre esercizi finanziari. Il risultato economico dell’esercizio 2018 si chiude con un utile pari a 570,84 milioni di euro, in sensibile aumento rispetto all’anno precedente che registrava 267,65 milioni di euro. Il miglioramento dei risultati della gestione è dovuto prevalentemente alla revisione dei residui attivi, passivi e perenti, all’acquisizione a titolo gratuito di immobilizzazioni, a maggiori entrate per manovre tributarie degli anni precedenti. Il risultato economico, depurato della parte straordinaria, presenta un saldo di 326,43 milioni di euro, con un miglioramento dell’equilibrio economico di 92,01 milioni di euro rispetto al precedente esercizio.
La gestione dei residui si caratterizza per un saldo negativo di circa 40 milioni di euro, dovuta essenzialmente alla cancellazione di alcuni residui attivi relativi alla tassa auto, versata da contribuenti toscani, ma incassata da altre regioni, che non sarà compensata per effetto di una decisione assunta in Conferenza Stato Regioni.
La gestione di competenza registra un saldo positivo di 324,44 milioni di euro. In particolare, su uno stanziamento di entrata e di spesa pari a 18.620,33 milioni di euro, risultano accertate somme per 10.922,01 milioni di euro ed impegnate somme per 10.597,76 milioni di euro. Uno scostamento solo in parte dovuto ad elementi tecnici. Va precisato che a fronte dell’entrata accertata di 10.922,01 milioni di euro (costituita essenzialmente da imposte, tasse e tributi destinati a finanziare la sanità), risultano incassati 9.024,70 milioni di euro, con una capacità di riscossione in conto competenza di 82,62% delle entrate accertate.
La spesa per il personale, costituito da 3.584 unità (contratto a tempo indeterminato, determinato, di diritto privato, comandato da altri enti) rispetto alle 3.596 dell’anno precedente, è pari a 123,48 milioni di euro.
La spesa sanitaria trova copertura nella parte entrata dall’iscrizione di somme trasferite dallo Stato alla Regione (Irap, addizionale Irpef, compartecipazione Iva) oltre a fondi comunitari su progetti specifici, per complessivi 8.676,95 milioni di euro, di cui risultano accertati 8.485,04 milioni di euro e impegnati 8.505,99 milioni di euro. La differenza, pari a 20,95 milioni di euro, è imputabile a vari motivi tecnici, come è stato precisato in dettaglio dall’amministrazione al collegio dei revisori.
“Ci sono alcune criticità, che devono essere affrontate – ha osservato il presidente della commissione Roberto Salvini – Penso, ad esempio, alle Terme di Montecatini, il cui ultimo bilancio approvato è relativo all’esercizio 2017 e presenta una perdita pari a 675.178 euro, a fronte però di proventi straordinari di circa 5,5 milioni di euro”.