Farmaci biologici, risparmio di oltre 2,3 milioni grazie a gara Estar

7 agosto 2019 | 10:19
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Farmaci biologici, risparmio di oltre 2,3 milioni grazie a gara Estar

La gara progettata da Estar per due farmaci biologici, Adalimumab e Infliximab, è stata un successo. L’Ente di supporto tecnico amministrativo regionale ha così portato a un risparmio complessivo per il servizio sanitario regionale di oltre 2,3 milioni di euro. Un progetto realizzato in un quadro generale nel quale i due farmaci, ancora di riferimento per molte terapie in ambito reumatologico, dermatologico e gastrointestinale, hanno da tempo perso il brevetto e quindi gli originator sono stati affiancati dai corrispondenti biosimilari. Nel 2019 in Toscana la quota di biosimilari consumati è stata rispettivamente del 97 per cento per Infliximab e dell’88 per cento per Adalimumab. La gara ha portato a un risparmio di 1 milione 694 mila 490 euro per Adalimumab e 622 mila 909 per Infliximab. Dal momento che la durata sarà di 19 mesi, il risparmio annuo sarà di 1 milione 463 mila 621 euro.

“La scelta di Estar – spiega la dg di Estar, Monica Piovi – è stata quella di puntare sulla concorrenza tra produttori, mantenendo comunque la più ampia possibilità di scelta di prodotti per i clinici. Inoltre fuori dalla valutazione della gara, sono stati indicati una serie di servizi per il paziente che potevano essere volontariamente offerti dai produttori di Adalimumab (l’altro farmaco viene utilizzato direttamente in ospedale). In sostanza il fatto di aver previsto servizi per i pazienti per il lotto del farmaco con erogazione da parte delle farmacie ospedaliere (Adalimumab) ha significato utilizzare la concorrenza tra produttori, anche per dare dei vantaggi diretti ai pazienti”. La progettazione di questa gara e i conseguenti risultati, informano da Estar, saranno sicuramente un esempio da seguire anche per altri appalti per i quali, in equivalenza terapeutica, ricorrono caratteristiche di concorrenza tra produttori e eventuali criticità organizzative per i pazienti. “I risultati delle offerte – chiarisce ancora Piovi – hanno risposto in pieno alle aspettative, in quanto per Adalimumab sono state aggiudicate due offerte che differiscono tra loro di qualche centesimo. I clinici quindi potranno scegliere le terapie utilizzando due prodotti disponibili e regolarmente aggiudicati. Una delle due ditte ha offerto anche i servizi aggiuntivi previsti dal capitolato di gara che vanno da un call center, all’intervento infermieristico, fino alla consegna del farmaco a domicilio per i pazienti che hanno difficoltà a recarsi presso gli sportelli delle farmacie ospedaliere. Questi servizi rappresentano un vantaggio concreto per il paziente e danno al clinico una ulteriore possibilità di personalizzare la scelta del farmaco anche sulla base delle condizioni sociali del paziente. Tutto questo senza penalizzare il risultato economico, che ha visto un ulteriore risparmio di 1,4 milioni di euro l’anno, solo per i due farmaci menzionati”.