Servizi non sanitari, la Regione spende 36 milioni all’anno



Lo ha detto l’assessore regionale Saccardi. La cifra riguarda i quattro nuovi ospedali di Lucca, Prato, Pistoia e Massa
“Il totale delle tariffe annue di tutti i servizi non sanitari per i quattro presidi ospedalieri di Apuane, Pistoia, Lucca e Prato ammonta a circa 36 milioni di euro“. Lo ha dichiarato l’assessore regionale Stefania Saccardi, rispondendo ad un’interrogazione della consigliera Monica Pecori (gruppo misto-Tpt).
L’assessore ha precisato che i quattro nuovi presidi sono stati realizzati ricorrendo alla finanza di progetto, con un unico concessionario per le quattro convenzioni: la società SA.T. spa, con sede legale a Prato abilitata a svolgere i servizi non sanitari e commerciali previsti alle convenzioni. Le tariffe relative ai servizi non sanitari sono corrisposte in funzione del numero di prestazioni erogate, mentre i proventi dei servizi commerciali sono a rischio del concessionario. Il perseguimento dell’equilibrio economico finanziario degli investimenti è assicurato dai corrispettivi per le prestazioni dei servizi non sanitari, che le attuali due aziende sanitarie erogano al titolare della concessione e risultano comprensive delle quote per il rimborso del capitale e dei relativi oneri finanziari, che sono stati dedotti per giungere al dato indicato, al netto di Iva e aggiornamento inflattivo.
L’assessore ha inoltre precisato che la società consortile Ge.Sat rappresenta un soggetto giuridico di emanazione del concessionario, verso il quale né la Regione, né le aziende sanitarie hanno corrisposto alcuna somma, non intercorrendo alcun rapporto contrattuale. Al concessionario sono infine stati riconosciuti costi aggiuntivi solo per circostanze straordinarie ed occasionali, non previste nel capitolato speciale prestazionale per la gestione dei servizi.