La crisi

Pulizie nelle scuole, annullato il presidio a Firenze

4 marzo 2020 | 18:21
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Pulizie nelle scuole, annullato il presidio a Firenze

La decisione presa dai sindacati per il rischio contagio. Resta ferma la richiesta di incontro con il Prefetto.

È stato annullato – per motivi prudenziali e nel rispetto delle raccomandazioni del comitato scientifico del Ministero della salute – il presidio dei lavoratori degli appalti delle pulizie nelle scuole indetto da Cgil, Cisl e Uil inizialmente programmato per domani (5 marzo) in via Cavour a Firenze davanti alla Prefettura. Resta la richiesta di incontro in Prefettura da parte di una delegazione di sindacalisti e lavoratori.

La vicenda
Sono 4mila i lavoratori e le lavoratrici che dall’1 marzo non hanno più un lavoro a seguito dell’esclusione dal processo di internalizzazione dei servizi di pulizia, ausiliariato e decoro nelle scuole italiane. Questo il drammatico epilogo della due giorni di trattativa al ministero del Lavoro per esaminare e ricercare soluzioni alternative al licenziamento, una conclusione drammatica per un intero paese che riscontra il fallimento di una vertenza tra le più gravi, per numero di famiglie coinvolte, vissute negli ultimi anni. In Toscana sono 268 le lavoratrici escluse, di cui una 50ina in provincia di Lucca. Per i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti non è stata una situazione di crisi o la mancanza di lavoro a determinare i licenziamenti ma una scelta precisa del Miur e del Governo.

“Di fatto non è stato avviato alcun confronto di merito per una precisa volontà del Governo – affermano le sigle sindacali – sordo alla richiesta di farsi carico complessivamente della vertenza; del Miur che non si è interessato concretamente a trovare soluzioni anche per i 4mila lavoratori che da anni lavorano nelle scuole e ieri sera ha abbandonato la riunione; delle imprese che da irresponsabili hanno interrotto un confronto volto a ricercare ogni possibile soluzione per tutti i soggetti coinvolti che andassero oltre il proprio esclusivo interesse economico; dal Ministero del Lavoro che ha dichiarato di non avere soluzioni immediate e concrete da proporre. Nonostante le numerose richieste reiterate a più riprese il Governo non ha, pensato ad affrontare in tempo utile tale condizione, e le nostre richieste di costruire un percorso di sostegno e di prospettiva per quattro mila persone non hanno avuto risposte”.

Si è scritta un’altra brutta pagina per il mondo del lavoro, dove sempre più spesso, per la mancanza di assunzione di responsabilità della politica e delle imprese, si sacrificano la dignità e il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori – conclude la nota -. A questa condizione le organizzazioni sindacali rispondono che nessuno può sottrarsi dalla responsabilità e metteranno in campo le iniziative necessarie fino a quando non saranno trovate le soluzioni per dare continuità occupazionale e di reddito a tutti. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil della Toscana chiederanno un incontro alla Prefettura di Firenze e alla Presidenza della Regione Toscana, al fine di informare le Istituzioni del drammatico epilogo di questa vertenza”.