Formazione nelle carceri minorili, firmato protocollo d’intesa

Gli interventi, strutturati sulla base del fabbisogno formativo, saranno finanziati dalla Regione con 20mila euro
Un protocollo d’intesa sulla formazione negli istituti penitenziari minorili della Toscana sarà firmato tra la Regione Toscana, l’Ufficio scolastico regionale e il Centro di giustizia minorile per la Toscana e l’Umbria. La delibera, che impegna la Regione alla sottoscrizione dell’accordo, è stata approvata dalla Giunta toscana. Il protocollo intende avviare una collaborazione per dare attuazione alle indicazioni contenute nella nota di aggiornamento del documento di economia e finanza approvata lo scorso dicembre dal Consiglio regionale al fine di “sostenere la formazione corsuale od a domanda individuale per i detenuti nei penitenziari del territorio regionale, con particolare attenzione ai minori”.
Soddisfazione viene espressa dall’assessore regionale a formazione, istruzione e lavoro, Cristina Grieco, che precisa: “Poiché la popolazione degli istituti penali minorili risulta eterogenea per età e per fabbisogno formativo ed educativo, con la conseguenza che sono poche le fattispecie detentive di lunga durata che consentono la frequenza di un intero percorso di studi e che le azioni finalizzate al recupero e al reinserimento dei carcerati sono ritenute dall’aministrazione regionale di grande valenza sociale e formativa, con questo protocollo si intende dare avvio ad interventi di formazione professionale a favore dei giovani detenuti anche allo scopo di facilitare il loro inserimento lavorativo alla conclusione dello stato di detenzione”.
In particolare, secondo quanto previsto dall’accordo, la formazione sarà finalizzata alla realizzazione di percorsi volti all’inserimento e al reinserimento nel mondo del lavoro dei giovani adulti e di percorsi per l’assolvimento del diritto e dovere all’istruzione e alla formazione per i minorenni di età compresa tra i 15 ed i 18 anni.
“Le azioni finalizzate al recupero e al reinserimento sono ritenute dalla Regione di grande valenza sociale e formativa in quanto rispondono alla funzione istituzionale di garanzia e sviluppo della coesione sociale e costituiscono altresì un investimento di promozione dell’inclusione sociale e occupazionale, allo scopo di ridurre criticità e costi sociali alle comunità di appartenenza causati dalle recidive”, precisa l’assessore Grieco.
Gli interventi, strutturati sulla base del fabbisogno formativo evidenziato dal Centro di giustizia minorile, saranno realizzati da uno o più istituti scolastici individuati dall’Ufficio scolastico toscano ed attuati con le risorse regionali, pari a 20 mila euro, destinate ad azioni rientranti nel progetto di aggiornamento del documento di economia e finanza.