Meno burocrazia

Procedure più snelle per i contributi legati ai bandi dal Piano di sviluppo rurale

16 aprile 2020 | 13:32
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Procedure più snelle per i contributi legati ai bandi dal Piano di sviluppo rurale

Un pacchetto di innovazioni per garantire procedure più snelle e pagamenti più rapidi per i contributi legati ai bandi del Piano di sviluppo rurale. Lo ha messo a punto Artea, l’agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura, per rispondere alle esigenze legate all’emergenza coronavirus.

Le novità si applicano a tutte le misure che prevedono contributi (in media del 40%) per gli investimenti effettuati dagli agricoltori, dagli agriturismi e dalle aziende di trasformazione agro-alimentare, dove condizione  essenziale è l’effettuazione del cosiddetto “collaudo” dell’investimento con un apposito sopralluogo in azienda.

Grazie a questi provvedimenti verranno accellerate le fasi finali di liquidazione del contributo per gli investimenti realizzato con l’opzione, eventuale, di svolgere le visite aziendali solo dopo aver effettuato il pagamento del contributo spettante. Saranno inoltre messi in atto sistemi per velocizzare la liquidazione dei pagamenti, pagando non solo a termine della realizzazione degli interventi finanziati, ma anche a stati di avanzamento senza la necessità di garanzia fideiussoria.

“Queste procedure nuove – ha evidenziato l’assessore regionale ad agricoltura e foreste Marco Remaschi – ci permettono di fronteggiare l’emergenza, dando risposte più rapide agli agricoltori, ma potranno in molte parti essere confermate anche dopo, per continuare l’opera di sburocratizzazione portata avanti in questi anni”.

I cambiamenti si sono resi necessari poiché l’emergenza non permette di svolgere da parte degli uffici periferici regionali gli accertamenti previsti per legge presso la aziende agricole. La nuova procedura, in considerazione dell’esigenza ridurre al minimo i contatti e i rischi di contagio, ma anche quello di semplificare e velocizzare i pagamenti, permette la definizione e la predisposizione dell’importo in liquidazione all’azienda a seguito di esclusivo specifico controllo amministrativo, senza l’effettuazione della visita presso l’azienda agricola (che potrà essere effettuata in un secondo tempo) e tramite l’utilizzo della tecnologia.

Particolarmente utile sarà l’utilizzo di foto georefenziate non modificabili, caricabili sul sistema Artea ed eseguibili tranquillamente con smartphone in azienda o in campo. Tali foto saranno utilizzabili eventualmente anche per altri scopi: ad esempio la redazione dei piani di coltivazione grafici necessari per tutte le domande di aiuti pubblici (dalla domanda Pac a quella del gasolio agevolato), facilitando così le attività a carico degli agricoltori.

Una boccata d’ossigeno per l’agricoltura toscana con la stretta sulla semplificazione decisa da Artea per dare sostegno agli agricoltori in grave crisi di liquidità a casa dell’emergenza Coronavirus”, è questo  il commento di Coldiretti Toscana alle novità messe a punto da Artea.

L’agricoltura toscana ha bisogno di una robusta iniezione di liquidità perché l’emergenza Covid-19, che pure sta confermando il valore strategico del settore agroalimentare, ne sta però mettendo a nudo tutte le fragilità.  Nei mesi scorsi come Coldiretti abbiamo denunciato i ritardi che rischiavano di rispedire a Bruxelles fondi preziosi per sostenere gli investimenti e il ricambio generazionale. Ora quelle risorse potrebbero essere impegnate nell’annualità 2020. Rastrellare risorse è possibile. Ci sono – afferma Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana – per esempio, in Toscana quasi 120 milioni di euro di risorse dello Sviluppo Rurale, il secondo pilastro della Politica agricola comune che si affianca agli aiuti diretti.  Si tratta di fondi ancora non spesi per una quota dei quali si rischia addirittura il disimpegno”.

“Sono migliaia le attività e quei servizi forniti al settore dell’Horeca che oggi con la chiusura in tutto il mondo di bar e ristoranti rischiano la debacle. Ma è Sos anche per molte attività che rientrano tra quelle che integrano la produzione, meglio note come ‘attività connesse’, l’agriturismo in primis, ma non solo. L’eccesso di burocrazia è una delle cause della difficoltà di utilizzare i contributi europei, per questo Coldiretti chiede di andare oltre le regole, superare i mille vincoli burocratici e spendere subito – continua il direttore di Coldiretti, Angelo Corsetti -. L’articolato progetto elaborato dalla Coldiretti, che parte dalla costituzione di un Fondo straordinario Covid 19 per l’agricoltura, ha individuato una gamma di misure dove è possibile reperire risorse residuali per alcuni interventi prioritari. Si parte da un pagamento diretto aggiuntivo ed eccezionale fino a mille euro ad ettaro per le imprese con un tetto di 50mila euro detratto il costo del lavoro e che comporterebbe un costo di 5,5 miliardi”, insiste Corsetti.

Un’altra misura di carattere assicurativo – aggiunge Coldiretti Toscana – per il ristoro dei danni causati dagli eventi climatici avversi che hanno penalizzato le aziende nelle annate 2019- 2020. Priorità poi ai giovani già insediati negli ultimi tre anni che rischiano di perdere gli aiuti. Per gli under 41 si propone l’abbassamento della quota di cofinanziamento sugli investimenti del 20/30 per cento. E poi, ancora interventi supplementari per il benessere animale per promuovere – conclude Coldiretti Toscana – le migliori condizioni con un impegno finanziario indicativo di 500 milioni e voucher per gli agriturismi rimasti vuoti.