L'ordinanza

Cantieri con misure anti Covid, Fillea Cgil: “Senza sicurezza non si lavora”

23 aprile 2020 | 14:11
Share0
Cantieri con misure anti Covid, Fillea Cgil: “Senza sicurezza non si lavora”

Sindacato soddisfatto: “Ora sanzioni per chi non rispetta le regole”

Ordinanza della Regione per la ripresa dei cantieri con misure anti Covid19, giudizio positivo dai sindacati.

“L’importanza dell’ordinanza e dell’allegato sulle disposizioni applicative oltre che dare un indirizzo preciso ed omogeneo sul territorio regionale – commenta Giulia Bartoli, segretaria generale di Fillea Cgil Toscana – rafforza l’applicazione dei protocolli nazionali e il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali di settore e delle Rsu e il loro ruolo contrattuale nella gestione dell’organizzazione del lavoro, come definizione e modifica delle turnazioni, differenziazione entrate ed uscite, mense”.

“Maggiore importanza – si legge nella nota – viene attribuita alla figura degli Rls/Rlst che dovranno essere parte sostanziale dell’applicazione delle disposizioni sulla tutela dei lavoratori in questa fase emergenziale e ogni decisione dovrà essere valutata congiuntamente con loro. Si sostanzia inoltre il ruolo degli enti bilaterali nella formazione e nell’informazione sulla sicurezza prendendo a riferimento le linee di indirizzo prodotte dal Comitato nazionale paritetico”.

“I cantieri in corso – spiegano i sindacati – devono quindi adeguarsi alle disposizioni della Regione entro sette giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza, altrimenti dovranno interrompere i lavori; anche per quanto riguarda i nuovi cantieri, quelli sospesi e quelli la cui consegna dei lavori avverrà durante lo stato di emergenza, dovranno rispettare le nuove norme, in caso contrario non sarà possibile la ripresa dell’attività”.

“Da questa scelta fatta dalla Regione Toscana e condivisa da tutte le parti sociali di settore – si legge – ci aspettiamo comportamenti conseguenti, più coinvolgimento dei lavoratori e più contrattazione con le organizzazioni sindacali a partire dall’applicazione degli accordi nazionali, dalla definizione di protocolli aziendali specifici e dalla costituzione dei Comitati aziendali. Sarà inoltre indispensabile definire sanzioni per coloro che non rispettano gli obblighi contenuti nell’ordinanza, nell’allegato e nei protocolli richiamati e che ne sono parte integrante, sanzioni che dovranno essere previste (per i nuovi appalti e lavori) nei bandi di gara e nei contratti, dalla sospensione dei cantieri, alla rescissione dei contratti se ci sono reiterazioni o gravi inadempienze che ledono l’integrità e la salute del lavoratore. Tali comportamenti devono riguardare tutta la filiera del cantiere, subappaltatori compresi”.

“Non ci devono essere fughe in avanti per la riapertura dei cantieri ma, in linea con le decisioni del governo, occorre essere pronti quando sarà deciso. In sostanza – concludono i sindacati – se vogliamo riaprire i cantieri occorre farlo decidendone congiuntamente le modalità non solo tecniche ma di rispetto dei contatti nazionali, dei diritti e delle norme sulla sicurezza, solo chi lo fa potrà lavorare. Per quanto ci riguarda vigileremo per la corretta applicazione dell’ordinanza e per il suo rispetto. Siamo convinti che ora più che mai è indispensabile aver la più alta attenzione possibile al rispetto delle norme nella responsabilità di tutti per il contenimento del’epidemia”.