Catture illegali, pesanti sanzioni della guardia costiera di Livorno

Proseguono senza sosta le attività di monitoraggio della direzione marittima della Toscana
Catture illegali, pesanti sanzioni della guardia costiera di Livorno.
Prosegue l’attività di monitoraggio delle acque marittime di giurisdizione della direzione marittima della Toscana, dove gli ispettori del centro controllo area pesca, ancora una volta tramite i sistemi di monitoraggio del traffico sulle attività di pesca hanno intercettato, in data odierna, una imbarcazione da pesca professionale di San Benedetto del Tronto che opera da tempo presso il porto di Porto Santo Stefano e che nelle ore notturne e fino alle prime ore dell’alba, giunto in prossimità dell’Isola di Montecristo si è reso invisibile al sistema di identificazione automatica.
Al comandante dell’unità da pesca è stata quindi contestata la mancata trasmissione dei dati telematici relativi alla navigazione ed è stata elevata una sanzione amministrativa di oltre 2mila euro.
Inoltre – sempre attraverso un lavoro di incrocio dei dati (il cosiddetto cross-check) – è stato accertato che un peschereccio iscritto nel circondario di Livorno, durante una bordata di pesca, ha effettuato una cattura di pesce spada utilizzando una rete da posta a tremaglio, in violazione delle normativa europea che ne vieta l’utilizzo per la cattura dello Spada. Inoltre sempre durante tale fase di verifica, si è potuto accertare che l’ unità, pur avendo l’obbligo di comunicare l’uscita e l’ingresso dal porto, non ha ottemperato a questa disposizione in numerose occasioni. Pertanto dopo aver completato tutti questi rilievi con i sistemi a disposizione anche relativamente alla documentazione di cattura e commercializzazione, al comandante del peschereccio oggetto della verifica, sono state elevate sanzioni amministrative per un importo di oltre 4mila euro.