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Ambulanti, Regione proroga concessioni fino al 2032

10 dicembre 2020 | 16:40
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Ambulanti, Regione proroga concessioni fino al 2032

Anva Toscana nord: “Ottimo lavoro, siamo molto soddisfatti”

Il rinnovo delle concessioni per gli ambulanti fino al 2032 è realtà. Ieri (9 dicembre) il via libera della giunta regionale dopo la pubblicazione delle linee guida del ministero con una delegazione di operatori di Anva Toscana Nord che hanno atteso la firma di fronte alla sede della riunione insieme al presidente nazionale Maurizio Innocenti.

“E’ stato lo stesso assessore Leonardo Marras – commentano il presidente Anva Toscana Nord Leonetto Pierotti ed il responsabile Claudio Del Sarto – a scendere per comunicarci l’avvenuta firma. Si tratta del compimento di un lavoro iniziato ormai due anni fa con l’approvazione del tacito rinnovo delle concessioni in Toscana, unica in Italia, che ha dato il via ad un percorso nazionale e che oggi si chiude in Toscana con grande soddisfazione delle imprese e della nostra associazione”.

Per le imprese del settore la fine di un incubo. Ancora Pierotti e Del Sarto: “Si mette alle spalle le incertezze ed i timori degli ultimi anno con il superamento di una norma che qualcuno aveva voluto applicare senza considerarne le conseguenze in termine di occupazione e sussistenza economica per migliaia di famiglie. Con questo atto, si pone definitivamente fine ad una assurda normativa europea che per più di dieci anni ha tenuto la categoria nella più assoluta incertezza e preoccupazione sul proprio futuro. Siamo davvero orgogliosi – sottolineano – del lavoro svolto da Anva sia a livello regionale che nazione per risolvere il problema, senza ricorrere a facili slogan ma perseguendo la concretezza ed i fatti ci hanno dato ragione”.

Ed a proposito di fatti Pierotti e Del Sarto si soffermano su Lucca: “Anche in questo caso contano i fatti e non le parole con servono solo a strappare qualche minuto di notorietà. A Lucca i fatti, per Anva, sono la proroga al 2021 dell’accesso dei furgoni Euro 0 nel centro storico (con particolare riferimento agli operatori del mercato dell’antiquariato) ottenuta grazie al dialogo con il Comune e la Regione, l’ottenimento di due mercati straordinari il 13 ed il 20 e per quanto riguarda le concessioni l’avvio delle pratiche già concordato con l’ufficio Suap”.

Le linee guida nazionali sono finalmente state approvate, a fine novembre e la Regione ha proceduto velocemente a recepirle e ad approvare le modalità operative in modo da consentire ai Comuni di procedere con i rinnovi delle concessioni di posteggio per il commercio ambulante che scadevano il 31 dicembre.

Del resto la Regione Toscana con la sua legge 16/2019, unica in Italia, era già un pezzo avanti e già avevo previsto il tacito rinnovo, per una durata di 12 anni, delle concessioni in scadenza. La possibilità era stata poi confermata dallo Stato a maggio 2020, con il decreto legge n.34 che rinviava appunto a linee guida da approvare, per tutti uguali, in modo da garantire una regolamentazione uniforme nell’intero paese. Nella norma nazionale che definisce quelle linee guida il governo ha esteso a tutta Italia quanto già previsto dal codice del commercio toscano.

Sono circa 14 mila imprese che in Toscana aspettavano il rinnovo della concessione: ambulanti che stanno vivendo la crisi innescata dall’emergenza sanitaria e lo stop imposto a molti mercati: “L’approvazione delle linee guida è una buona notizia, che evita di aggiungere ulteriori criticità ad un’economia che sta soffrendo per le misure anticontagio imposta dall’emergenza da coronavirus – commentano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al commercio e allo sviluppo economico Leonardo Marras –. Abbiamo subito recepito le linee guida nazionali e approvato le modalità operative regionali con le indicazioni per i Comuni. E siamo la prima Regione ad averlo fatto. Avevamo comunque già scritto nelle settimane scorse al governo e al presidente della Conferenza Stato-Regioni per sollecitare un’accelerazione – aggiungono – ed eravamo in ogni caso  pronti a procedere ipotizzando anche una soluzione autonoma, laddove la situazione non si fosse sbloccata”.