Sequestrato a Prato, il pesce drago è stato trasferito al museo di Calci



L’animale era custodito illegalmente
Il pesce drago sequestrato a Prato dai Forestali nello scorso mese di novembre è stato trasferito con successo al museo di scienze naturali di Calci dell’Università di Pisa.
La vicenda nasce da alcune segnalazioni ricevute dal nucleo investigativo dei carabinieri forestali di Prato che ha eseguito, ottenendo riscontro positivo, le necessarie attività informative preliminari tese ad accertare la veridicità delle informazioni.
I militari hanno quindi organizzato un controllo multiforze nel luogo dove l’animale veniva detenuto, coinvolgendo i militari specializzati in forza al distaccamento Cites di Firenze – Peretola, la stazione dei Forestali di Prato e, per gli accertamenti di competenza, anche i colleghi del nucleo ispettorato del lavoro.
Al termine del controllo, l’animale è risultato essere effettivamente detenuto illegalmente essendo il proprietario sprovvisto diella necessaria documentazione a corredo. I militari hanno quindi sequestrato il pesce drago, e denunciato il propritario alla procura della Repubblica di Prato per il reato di detenzione illecita di esemplare di animale tutelato dalla convenzione internazionale di Washington che regolamenta il commercio di esemplari di fauna e di flora a e dei loro derivati.
Trascorso circa un mese, i militari sono tornati sul posto al fine di notificare l’ordinanza di sequestro preventivo al titolare. È stata inoltre eseguita la disposizione dell’autorità giudiziaria pratese che ha previsto il prelievo dell’esemplare di pesce drago già sequestrato per consegnarlo al museo di scienze naturali di Calci dell’Università di Pisa dove costituirà allo stesso momento un’attrazione per i visitatori e un interessante elemento di studio per i ricercatori.