Lo stanziamento

La Regione Toscana stanzia un milione e mezzo di euro per la formazione continua

7 gennaio 2021 | 16:33
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La Regione Toscana stanzia un milione e mezzo di euro per la formazione continua

Priorità per le aziende con sede legale o unità operativa in aree di crisi e per le aziende in crisi

Un milione e mezzo di euro: è la cifra stanziata dalla Regione Toscana, su proposta dell’assessora alla formazione e al lavoro, Alessandra Nardini, che ha approvato una delibera. I soldi, provenienti dal fondo sviluppo e coesione sono finalizzati alla presentazione di progetti formativi relativi ad azioni di riqualificazione e di outplacement rivolti a lavoratrici e lavoratori e collegati a piani di riconversione, ristrutturazione aziendale e reindustrializzazione nell’ambito della strategia regionale industria 4.0.

“Si tratta – spiega l’assessora Nardini – di accompagnare, nell’ ambito della strategia regionale Industria 4.0, i percorsi di innovazione e modernizzazione competitiva dei processi di produzione, con interventi di formazione continua, utili a promuovere l’innovazione e necessari per affrontare i cambiamenti tecnologici in atto”.

Il nuovo avviso consentirà la realizzazione di piani formativi, supportati da accordi sindacali, diretti alla qualificazione, riqualificazione e aggiornamento delle lavoratrici e dei lavoratori e collegati a piani di riconversione, ristrutturazione aziendale e reindustrializzazione con priorità per le aziende con sede legale o unità operativa in aree di crisi e per le aziende in crisi.

“Intendiamo – precisa ancora l’assessora Nardini – contribuire ad una transizione tecnologica che coniughi lo sfruttamento delle opportunità produttive offerte dai processi di digitalizzazione e automazione con una tutela dinamica delle professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori”.

I progetti sono finanziabili per un importo non superiore a 150mila euro e non inferiore a 50mila euro e possono essere presentati da un singolo soggetto oppure da un consorzio o fondazione o rete di imprese oppure da un’associazione temporanea di imprese o di scopo o da altra forma di partenariato.

Le lavoratrici e i lavoratori interessati possono essere a contratto a tempo indeterminato o determinato, con contratto di apprendistato, imprenditori, soci di cooperativa, coadiuvanti familiari o neo assunti inquadrati come dipendenti a tempo indeterminato.